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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Diritti gay, apertura di Berlusconi. Pisapia: "Lo aspetto al Milano Pride"

Per il sindaco di Milano, l'apertura dell'ex premier non è una mossa elettorale. Sembrano lontani i tempi in cui nel Pdl dichiararsi a favore delle unioni civili significava essere in netta minoranza

Dopo l'Onda Pride in dieci città diverse (tra cui Milano), ha suscitato piuttosto scalpore una frase di Silvio Berlusconi di netta apertura ai diritti civili. L'ex premier, e leader di Forza Italia, ha affermato che "quella per i diritti civili degli omosessuali è una battaglia che in un paese davvero moderno e democratico dovrebbe essere un impegno di tutti”. E ha aggiunto: "Da liberale ritengo che attraverso un confronto ampio e approfondito si possa raggiungere un traguardo ragionevole di giustizia e di civiltà".

Immediato l'apprezzamento da parte di Giuliano Pisapia. Il sindaco di Milano, che ha partecipato al Milano Pride, in una intervista a Telelombardia si è detto convinto che la dichiarazione di Berlusconi non sia stata "elettoralistica" ma figlia di "situazioni diverse" come il divorzio e l'avvicinamento con Francesca Pascale, la nuova fidanzata dell'ex premier, che recentemente si è iscritta all'Arcigay. Pisapia ha concluso invitando Berlusconi e la Pascale a partecipare al Milano Pride del 2015.

A Milano nel 2012 venne approvato, tra le polemiche, il registro sulle unioni civili. In quella occasione, nell'allora Popolo della libertà, soltanto due consiglieri comunali (Pietro Tatarella e Luigi Pagliuca) votarono a favore del registro, rispetto ai quattro che inizialmente avevano dichiarato di volerlo fare (si defilarono Giulio Gallera e Fabrizio De Pasquale). La maggioranza dell'allora Pdl votò contro. Il registro delle unioni civili a Milano è attivo ormai da quasi due anni.

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