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Area C, il nuovo Ecopass che non piace a nessuno

Montano le polemiche sull'Area C, ex Ecopass, una congestion charge che farà pagare l'ingresso a tutti in città. Malumori sia a destra che (in modo particolare) a sinistra

Il nuovo Ecopass, o “Area C”, sembra aver scontentato molti, sia a destra che a sinistra. Dopo le polemiche per i 5 euro applicati a tutti i veicoli privati, arrivano anche quelle degli ambientalisti, promotori del referendum di giugno scorso che ha portato alle ultime decisioni della giunta.

Tra i più delusi c’è Enrico Fedrighini, portavoce del comitato referendario “MilanoSiMuove”, apparso decisamente contrariato dalle scelte della nuova amministrazione. I 5 euro per tutti i privati ricalcano e soddisfano quanto richiesto da chi aveva organizzato la votazione popolare, ma il nodo intorno a cui ruota la nuova polemica è quello dei commercianti.

Per loro i referendari avevano chiesto una tariffa da 10 euro ad ingresso, invece i veicoli merci ne pagheranno soltanto 3, quasi la metà dei comuni cittadini. Una scelta in controtendenza rispetto alle speranze degli ecologisti, scontentati dalla mano troppo leggera nei confronti dei commercianti.

La nuova Area C secondo l’ex consigliere comunale dei Verdi contiene in sé un paradosso: “Il provvedimento adottato è in linea con il principio di “congestion charge” sancito dal voto referendario (i veicoli tariffati passeranno dall’attuale 13% a oltre il 90%); ma i suoi effetti materiali rischiano di essere condizionati dalla scelta di premiare proprio quella categoria di veicoli maggiormente responsabili del congestionamento e traffico urbano”.

Viene contestata così anche la scelta di non applicare fasce orario all’ingresso dei veicoli merci, con “il rischio concreto – spiega Fedrighini - che si inneschi una dinamica opposta a quella registrata nel primo periodo di Ecopass: un incentivo alla diffusione dei mezzi di trasporto delle merci, con strade urbane trasformate in un grande magazzino”. E per finire c’è spazio anche per una stoccata al giovane assessore alla Mobilità: “Il fatto che l’assessore Maran partecipasse alle trattative su traffico e smog accompagnato non dall’Assessore alla Salute, ma dall’assessore al Commercio, doveva pur significare qualcosa…”. Insomma per ora la congestion charge ha riscosso pochi successi. Anche tra chi l’aveva caldeggiata.

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