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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni comunali 2021

Albertini può ripensarci? I re magi (Berlusconi, Salvini e Meloni) non bastano, «ci vuole l'Arcangelo Gabriele»

L'arguzia linguistica di Albertini lascia un alone di mistero su un suo ripensamento rispetto al "no" alla candidatura a sindaco

Se l'Arcangelo Gabriele gli apparisse in sogno, forse potrebbe ripensarci e accettare la candidatura a sindaco. Lo ha detto, intervistato da Marco Oliva su TeleLombardia per "Orario Continuato", Gabriele Albertini, sindaco di Milano dal 1997 al 2006 e riproposto da Matteo Salvini per le elezioni comunali che si terranno nell'autunno 2021. Come si sa, Albertini ci ha pensato qualche giorno e poi ha rifiutato, attribuendo la responsabilità prevalentemente alla moglie («scòrdati di fare quella vita lì», gli avrebbe detto tra le mura domestiche).

Che c'entra dunque l'Arcangelo Gabriele, ora? L'ex sindaco, poi parlamentare, è piuttosto famoso per le sue arguzie verbali. E' abbastanza noto che, a fronte dell'entusiasmo di Salvini e di molti politici milanesi, a partire dal suo ex vice sindaco di Fdi Riccardo De Corato, i leader degli altri partiti di centrodestra (Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni) fossero un po' "freddi" sulla sua candidatura. Lo stallo su Albertini ha causato anche frizioni, soprattutto tra Lega e Fdi, ed ora i tre leader stanno apertamente parlando dei candidati a sindaco delle città più grandi del Paese, che andrano tutte al voto a settembre o ottobre: Roma, Torino, Napoli, Bologna e, appunto, Milano.

I sondaggi lo danno come miglior sfidante di Sala

Albertini, a TeleLombardia, ha usato la metafora dei re magi per Berlusconi, Salvini e la Meloni: «Come faccio - ha detto - a cambiare idea dopo aver scritto una lettera che mi ha creato dei disagi ma che è la pura verità e non è modificabile se i tre re magi mi propongono di rifare il sindaco». Poi ha ricordato i sondaggi, quelli che lo danno vincente su Sala (come Eumetra di Mannheimer) e anche quelli che lo danno in leggero svantaggio (come Alessandra Ghisleri), ma ampiamente recuperabile. E il fatto che gli stessi sondaggi lo "incoronano" come miglior sfidante di Sala rispetto all'ex ministro Maurizio Lupi o altri ancora. 

Di qui l'apertura, ma solo ad un "intervento soprannaturale": «Se il mio omonimo Arcangelo Gabriele mi apparisse in sogno e mi dicesse di candidarmi per il bene di Milano, chissà magari mia moglie Giovanna si convincerebbe e io con lei, ma in assenza di questo intervento soprannaturale onestamente credo sia molto difficile un ripensamento», ha commentato Albertini. Certo però che, se le cose si vogliono leggere metaforicamente, la porta non è ancora chiusa del tutto. Anche perché Berlusconi, Salvini e la Meloni non sono propriamente i re magi. Ma, allora, chi è l'Arcangelo Gabriele che potrebbe convincere Albertini?

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