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Elezioni comunali 2021

L'Arena di Santa Giulia subito contestata: "A pochi passi se ne farà un'altra"

Il candidato sindaco Mariani contro Sala: "Sarà patrimonio di chi la gestirà. E a San Donato ne vogliono realizzare una simile"

E' polemica sull'Arena Santa Giulia, il nuovo impianto da 15 mila spettatori che sorgerà nel quartiere omonimo in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Non ha ancora un nome ufficiale (informalmente la si è sempre chimata 'Pala Italia'), è stata appena presentata da Eventim (che la costruirà e gestirà) ma accende già il dibattito.

A rintuzzare il dibattito è Gabriele Mariani, candidato sindaco di una coalizione rosso-verde a sinistra di Beppe Sala. Diversi i punti su cui Mariani, che viene sostenuto dalle liste Milano in Comune e Civica AmbientaLista, non è d'accordo. Primo: l'arena sarà a due passi da San Donato Milanese dove, nel quartiere ex Eni, ne è prevista un'altra da 20 mila posti, nell'ambito del progetto Sport City Life. Secondo: nemmeno un metro quadrato di edilizia popolare. Terzo: verrà realizzato uno svincolo della Tangenziale Est, togliendo verde pubblico.

"Il sindaco anche questa volta riesce a raccontare che il suolo dato a una società privata per costruire un'arena che produrrà utili alla società che l'avrà in gestione viene spacciato come 'patrimonio dei milanesi'. Ma patrimonio per chi?", commenta Mariani aggiungendo che "si sono concesse volumetrie per costruire nuovi appartamenti residenziali e non un metro quadrato di edilizia sociale di cui la città ha estremamente bisogno".

Il progetto Sport City Life

A pochi chilometri dalla nuova arena di Santa Giulia sorgerà una 'cittadella dello sport' con un palazzetto per gare e spettacoli da 20 mila posti, un liceo sportivo per quattrocento studenti e un distretto commerciale. E' il progetto Sport City Life, approvato a luglio 2021 dalla giunta di San Donato Milanese (centrosinistra). Il quartiere è quello di San Francesco, l'investimento previsto è di almeno 150 milioni di euro. 

Gli ambientalisti hanno tentato, finora senza successo, di fermare il progetto interpellando anche Beppe Sala in qualità di sindaco della Città metropolitana. Secondo gli oppositori (tra cui il Wwf, GreenSando e l'osservatorio contro il consumo di suolo), il progetto si tradurrebbe in una 'colata' di cemento in un luogo oggi verde, soprannominato 'il pratone', con appartamenti nuovi nonostante le palazzine dell'Eni abbandonate a pochi passi e, per quanto riguarda il palazzetto, la vicinanza proprio con la futura arena di Santa Giulia e anche il Forum di Assago, a pochi minuti di Tangenziale.

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