Centrodestra al palo sul candidato sindaco tra i veti incrociati
Lupi è quasi in pole position ma cadrebbe l'ipotesi di Albertini come vice sindaco
Tutto da rifare per il centrodestra, sempre alla ricerca del candidato sindaco di Milano, dopo che Oscar di Montigny, manager di Mediolanum, ha rigettato l'offerta. Troppo tempo è trascorso da quando è iniziato a circolare il suo nome, senza che, nel frattempo, il "candidato in pectore" abbia incontrato Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, ma soltanto Matteo Salvini. Se non c'è interesse da parte di tutta la coalizione, ha fatto capire di Montigny, inutile tergiversare.
E adesso? Matteo Salvini, leader del primo partito della coalizione, la Lega, ha l'onere di indicare candidati alternativi, come ha fatto fino ad ora partendo dall'altro manager Roberto Rasia e passando per Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. Di certo si sa solo che non sarà llo stesso Salvini a correre come candidato sindaco, un leit motiv che lui stesso anni fa aveva "aperto", affermando che fare il sindaco dlela sua città sarebbe stato il suo sogno, e ripreso dal sindaco uscente Beppe Sala proprio il giorno dopo del "gran rifiuto" di di Montigny: «Con Salvini candidato, ci sarebbe un grande confronto politico di idee della città».
Altro capitolo, le reazioni di Forza Italia e Fratelli d'Italia ai nomi che verranno proposti. Finora sono sempre stati piuttosto tiepidi, tranne che per l'ex sindaco Gabriele Albertini (anche se c'è voluto un po' prima del "sì" di Fi e Fdi). Il "sindaco amministratore di condominio", che aveva rifiutato la candidatura a primo cittadino, è disponibile a fare il vice e, a quanto pare, questa sarebbe l'opzione ora preferita da Salvini, sempre con un sindaco scelto tra la società civile.
Fdi: «No a sindaco meno importante del vice»
«A patto che sia di pari valore rispetto ad Albertini», avverte Ignazio La Russa, senatore e "plenipotenziario" di Fratelli d'Italia a Milano: «Il candidato sindaco non può essere meno importante rispetto al suo vice». Il riferimento è ad Annarosa Racca, mentre un candidato di "pari grado" sarebbe Maurizio Lupi, l'unico politico "in gioco", tuttavia poco gradito a Salvini e, sembra, allo stesso Albertini, che non vorrebbe fare da vice a lui. Ma che resta, invece, la prima scelta di Forza Italia e di Berlusconi (e una possibile scelta anche per Fdi).
Veti incrociati, insomma, o quasi. Il tempo inizia a stringere: intorno al 10 settembre ci sarà la presentazione ufficiale delle liste. I mesi "pieni" di campagna elettorale si intrecciano con l'estate e agosto. Il centrodestra non può più permettersi di rimandare la scelta ancora per molto.