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Elezioni comunali 2021

I candidati sindaco di Milano sono pronti a sfidarsi in un confronto pubblico

Già nei giorni scorsi i due principali candidati - Sala e Bernardo - si erano punzecchiati a distanza per i manifesti elettorali

"Credo che fare tre confronti" tra candidati sindaci "sia corretto un po' perché ognuno di noi sta facendo la sua campagna e un po' perché in un mese il tempo non c'è e si rischierebbe anche un po' di dire le stesse cose". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, parlando di un eventuale confronto con gli altri candidati alle elezioni amministrative che si terranno il 3 e 4 ottobre.

"Io ribadisco la disponibilità a tre confronti. Non voglio essere io, anzi proprio preferirei che lo facessero gli sfidanti a definire dove, non voglio spingere per una sede piuttosto che un'altra - ha concluso - la decidano loro, sarebbe utile se i portavoce dei candidati si parlassero tra di loro per definire quando e dove sarà".

La risposta di Bernardo a Sala

"Il primo dibattito facciamolo nelle periferie in mezzo ai cittadini. Se il sindaco uscente non conosce la strada lo accompagno io in Vespa. Anzi, se vuole mi dica già dove passare a prenderlo". Così Luca Bernardo candidato per il centrodestra alla poltrona di Milano replica al sindaco uscente Giuseppe Sala il quale ha lasciato agli sfidanti la scelta del luogo per un confronto in vista delle prossime amministrative in agenda a inizio ottobre.

La polemica per i manifesti elettorali

Ci sono la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni e il volto del capo del Carroccio, Matteo Salvini, ma di Luca Bernardo, candidato alle elezioni comunali del centro destra, nei manifesti per il voto non c'è nemmeno l'ombra. A notarlo anche il sindaco uscente Beppe Sala.

"Guardo con curiosità al fatto di come i partiti stanno supportando il dottor Bernardo - ha detto il primo cittadino rispondendo ai giornalisti -, ad esempio vedo che nei manifesti lui non è mai citato. Stiamo cercando di capire quanto ci sia intensità nel rapporto dei partiti. Quello che so che dalla mia parte c’è grande intensità: semmai io ho vissuto queste settimane dicendo di ridurre il mio nome nei simboli, c’è una situazione contraria”. 

La risposta di Bernardo non si è fatta attendere: "Mi viene da sorridere, mi fa strano che il sindaco uscente più che confrontarsi coi cittadini su quello che ha fatto in cinque anni pensi a guardare chi c'è e chi non c'è sui cartelloni, si vede che ha tempo. Io quel tempo non ce l'ho - spiega il pediatra a margine di una visita nella zona di via Saint Bon - e preferisco ai selfie e ai like incontrare le persone. Penso prima ai cittadini, poi alle idee e poi ai programmi".

Così come la contro replica di Sala: "Non è che ci vuole uno studio per guardare i manifesti, uno va in giro e li vede. Non mi sono messo sotto a studiarli, ci sono semplicemente passato davanti ed è evidente che siamo in campagna elettorale, non in un momento qualunque: ci mancherebbe che in questo momento non si sta attenti a ciò che gli avversari fanno". 

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