Dai Radicali quattro delibere popolari per Milano: antiproibizionismo e 'sindaco della notte'
I contenuti delle proposte di delibera d'iniziativa popolare. Anche un riassetto della Città metropolitana con l'elezione diretta del sindaco
L'assetto della Città metropolitana, la legalizzazione della cannabis, la 'gestione' della notte: sono gli argomenti delle quattro delibere popolari presentate venerdì dall'Associazione Enzo Tortora - Radicali Milano, per la città. Con la prima delibera popolare, si punta a ridefinire il ruolo del sindaco e del consiglio metropolitano a partire dall'elezione che, oggi, è 'indiretta': il sindaco metropolitano corrisponde a quello del capoluogo mentre i consiglieri sono eletti dai consiglieri comunali e dai sindaci del territorio. L'idea alla base della delibera d'iniziativa popolare è quella di correggere un "problema antidemocratico e disfunzionale", come si legge in una nota dell'associazione.
Cannabis: drugh checking e città antiproibizioniste
Due le proposte in tema di legalizzazione della cannabis, che "si inseriscono - dichiara Federica Valcauda, segretaria dell'associazione - in un discorso di prevenzione e sicurezza pubblica, cambiando l'approccio alle politiche sulla droga. Oggi i Comuni devono governare il fenomeno, come accade in molte città europee".
Le proposte riguardano il 'drug checking' e il ruolo politico del Comune per la discussione riguardante la legalizzazione. Con la prima si vuole introdurre e diffondere la pratica del controllo della 'qualità' delle sostanze stupefacenti fuori dai luoghi di movida, offrendo la possibilità agli acquirenti di verificare immediatamente che cosa stanno per consumare. Con la seconda proposta, invece, si punta a creare una 'rete di città antiproibizioniste'. L'ultima delibera popolare riguarda, come detto, la notte e la sua gestione, per integrare divertimento sostenibile e coesione sociale.
"Sicurezza passa da antiproibizionismo"
"Crediamo che le questioni relative a democrazia e antiproibizionismo siano centrali. La Legge Del Rio sulle Città metropoitane non ha funzionato. La questione dell’antiproibizionismo è centrale per le periferie, per le città. La sicurezza per noi passa dall’antiproibizionismo e dalla necessità di combattere le narcomafie che, dagli ultimi dati della relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze, rilevano come 16 miliardi di euro derivanti dalle sostanze vadano in mano alla criminalità organizzata", dichiara Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani.
"Più sicuri perché più liberi. Combattiamo le politiche securitarie delle città: pensiamo al proibizionismo sui corpi, alle politiche in materia di prostituzione dove nelle città trovano punti di attacco e violenza. I numeri parlano di un fallimento delle scelte politiche locali. Nelle prossime ore porteremo alle forze politiche e queste delibere, porteremo questa visione di libertà e di governo del fenomeno", aggiunge Giulia Crivellini, tesoriera di Radicali Italiani.
"Miglioriamo l'agenda di Sala"
"Le nostre città sono i luoghi dove ricerca di benessere e sicurezza sociale vivono una dimensione umana e prossima ai cittadini, per questo queste delibere serviranno a migliorare l’agenda politica di Beppe Sala in vista delle elezioni, augurandoci una larga vittoria al primo turno", si eprime Michele Usuelli, consigliere regionale Radicali/+Europa, che prosegue: “intanto saremo nelle piazze fino al 30 Settembre per la raccolta firme per il Referendum Eutanasia Legale, a cui si aggiungono queste delibere di Radicali Milano”.
E per Lorenzo Lipparini, assessore alla partecipazione del Comune di Milano, "questo periodo ha visto una forte emergenza democratica, con l’impossibilità di riunirsi da parte dei cittadini e usare quindi gli strumenti della democrazia. In questi mesi qualcosa è cambiato: pensiamo al Referendum sull’Eutanasia, al Referendum Giustizia Giusta ed anche a livello locale, con la partenza qualche mese fa di Radicali Roma e oggi con le delibere di Milano".
