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Elezioni comunali 2021

Chi è questo Rasia Dal Polo di cui tutti parlano a Milano

Un po' manager, un po' giornalista, un po' presentatore, un po' imprenditore, un po' venditore: dai modi pacati e dalla dizione attoriale, è il moderato che Salvini vorrebbe contrapporre a Sala. E ha già abbozzato la campagna elettorale

Il nome di Roberto Rasia Dal Polo continua a circolare con insistenza per la candidatura a sindaco del centrodestra. Escludendo la mannaia della pandemia che potrebbe far ritardare le elezioni, proprio in questi giorni, nel 2016, venne ufficializzato Stefano Parisi come sfidante di Beppe Sala. La sua fu una campagna unanimemente considerata ben riuscita, che lo portò a un soffio dal successo contro un avversario più noto. Il tempo quindi stringe. Il leader del Carroccio Matteo Salvini disse che si sarebbe arrivati a una sintesi entro l'autunno 2020. Il ritardo è titanico. L'intento di Lega, FdI e FI è di ripuntare su un moderato, che intercetti i voti degli indecisi insoddisfatti da Sala dopo averlo votato 5 anni fa. Per ora è questo l'unico punto di condivisione. 

Rasia Dal Polo è stimato dal numero 1 leghista, che ne continua a tessere lodi: "Rasia è un’ottima persona, un ottimo professionista, un milanese di adozione con le idee chiare sulla città". I fili si tireranno entro la prossima settimana. Non tutto il centrodestra è convinto: c'è malumore sulla sua (poca) notorietà al grande pubblico e da FI emergono altri nomi. In lizza, oltre all'onnipresente ciellino Maurizio Lupi, ci sono l'ex prefetto Alessandro Marangoni e, nome che sta salendo, Alessandro Crolla, consigliere delegato della Camcommercio americana in Italia con lunga esperienza in Forza Italia. Eppure la questione - sconosciuti assurti a ruoli di prestigio - non è di certo un ostacolo insormontabile. E in pochi mesi spin doctor capaci possono ribaltare la situazione. 

Rasia Dal Polo non è milanese, ma ligure: vive a Milano da 23 anni. 46enne, dopo la maturità classica ha frequentato un'accademia teatrale genovese, la "Quinta praticabile", dove si è diplomato in dizione e comunicazione nel 1995. Si è poi trasferito a Milano, dove ha iniziato a lavorare come autore e giornalista. L'esperienza principale è quella con il gruppo Sole24Ore: è stato per 10 anni conduttore e autore di format legati al mondo delle auto su Radio24. Nel contempo, ha anche lavorato in Sky, canale 109, e collaborato con Rai e Mediaset.

Nel 2009 fonda una piccola società che produce video promozionali e aziendali, oltre a fornire consulenze di comunicazione. Rasia Dal Polo se n'è occupato in prima persona per un decennio, poi è passato ai corsi di public speaking fino ad approdare al gruppo Pellegrini (pasti per mense aziendali, 635 milioni di fatturato, 9mila dipendenti, la società dell'ex presidente dell'Inter Ernesto, per intenderci) in veste di direttore comunicazione e formazione.

Cattolico, sposato e con una bimba piccola, lontano dalla destra integralista, ha scritto dei libri motivazionali: "Occhio ti manipolo" e "I trucchi della comunicazione efficace". E' rotariano e membro onorario della "Pontificia accademia mariana internazionale", o almeno così scrive sul suo sito. 

Ha già abbozzato la campagna elettorale: "#Rasiachi?"

Non è facile inquadrarlo professionalmente. Giornalista, venditore, presentatore, comunicatore, imprenditore: è un po' tutte queste cose. Su Youtube spuntano suoi video dove declama poesie, fa corsi ai venditori del genere "Come vendere ghiaccioli agli eschimesi" e presenta macchine di lusso. Il suo canale ha pochi iscritti, che giocoforza cresceranno. Sempre elegantissimo, pacato, dalla dizione perfetta e mediaticamente ineccepibile. E' a suo agio sia nei salotti che alle convention aziendali modello "corse sui carboni ardenti". La parte imprenditoriale sembra quella più debole: i suoi siti (qui e qui) sono obsoleti e poco aggiornati, tecnicamente fermi ad almeno un decennio fa. Sulla sua pagina Fb ha già iniziato un abbozzo di campagna elettorale. Ha rilasciato interviste sulle tv locali parlando di Fil ("Felicità interna lorda") e ipotizzando che si possa avere "una Milano migliore". Tutti i post hanno l'hashtag "#Rasiachi?", proprio per sottolineare, ironicamente, la domanda dell'elettore al sentirlo nominare. 

Lui, dunque, è già calato nella parte. Si attende l'imprimatur di tutto il centrodestra meneghino. Che, a oggi, non ha (molte) altre carte da giocare.

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