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Elezioni comunali 2021

Paragone fuori dal consiglio comunale per 48 voti, lui non ci sta: "Ce l'hanno fregato"

Il candidato sindaco di Italexit ha superato il Movimento 5 Stelle ma si è fermato al 2,99 per cento dei voti

Gianluigi Paragone 'centra' l'obiettivo di essere il terzo candidato sindaco a Milano dopo i due principali sfidanti (Beppe Sala e Luca Bernardo), ma non è soddisfatto del 2,99 per cento che lo tiene fuori dal consiglio comunale per un soffio. Occorre infatti il 3 per cento per entrare in aula, secondo la legge elettorale per i Comuni sopra i 15 mila abitanti. Considerando che gli elettori sono stati 480 mila, significa 48 voti mancanti.

"A Milano - si sfoga martedì mattina - ce l'hanno fregato. Siamo sempre stati sopra il 3 per cento per tutta la notte e ci svegliamo così. E' un po' difficile pensare che lo scarto minimo tra il mio nome e la mia lista sia praticamente nullo, quando doveva essere il mio nome a trainare. Secondo me qualcuno non ha voglia di farmi entrare in consiglio comunale". 

E' possibile che la sua Italexit chieda ora un riconteggio delle schede o almeno una ricognizione dei verbali dei seggi. Ma Paragone ritiene comunque che si sia trattato di un ottimo risultato, soprattutto al debutto: "Superiamo i 5 Stelle senza avere soldi, incarichi e appoggio dei giornali". E respinge di essere un 'riferimento' per i no vax: "Siamo contro lo strapotere delle multinazionali. Dentro c'è quello che viene definito no vax, ma anche un mondo di gente che si è vaccinata ma non vuole il green pass".

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