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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2021

Il candidato del centrodestra a Torino tifa per Sala (centrosinistra) a Milano

È quanto si deduce dalle dichiarazioni di Paolo Damilano, intervenuto a un dibattito organizzato dagli Ordini professionali

Fanno notizia le parole del candidato sindaco del centrodestra di Torino, Paolo Damilano, che ha ammesso in caso di vittoria preferirebbe dialogare col sindaco uscente di Milano, Beppe Sala, e non col candidato della sua stessa alleanza, il primario Luca Bernardo.

"Non me ne voglia Bernardo, ma se dovesse vincere Sala... Lui è un manager, quando ci parliamo non c'è bisogno di spiegarci". L'endorsement per il sindaco ricandidato di Milano per il centrosinistra è arrivato durante un dibattito organizzato dagli Ordini professionali col competitore di centrosinistra Stefano Lo Russo. Solo che Damilano non punta a Milano, vuole altro: "Non è Milano l'obiettivo, voglio diventare amico dei sindaci europei".

Secondo i sondaggi Sala ha un netto vantaggio su tutti gli altri candidati. Alcuni lo indicano come vincitore già al primo turno. Non è della stessa idea il leader della Lega Matteo Salvini che durante una conferenza stampa a Milano ha detto: "Il centrodestra è in maggioranza nel paese e a Milano, non commento ipotesi ma commento i fatti. L'obiettivo è arrivare al ballottaggio a Roma, a Milano, a Torino, a Bologna e in altre città e chiuderla al primo turno. Da segretario della Lega so che a Milano ci sarà un buon risultato della Lega e aspetto quel giorno per sorridere a fronte di alcuni commenti che leggo sui giornali".

Se "Sala avesse fatto tutto quello che aveva promesso - ha aggiunto Salvini - non staremmo qui a parlare di ballottaggio e stravincerebbe al primo turno". Il leader del carroccio ha poi continuato dicendo: "Sono convinto che Luca Bernardo possa essere un ottimo sindaco, è un ottimo medico, ha curato migliaia di bambini, è entrato in casa di migliaia di famiglie e può prendersi cura del comune di Milano con assoluta efficacia".

Bernardo dà del "pistola" a chi vota Sala

La campagna elettorale per le elezioni comunali di Milano è entrata nel vivo e i toni si sono alzati di botto. A innescare il dibattito sono tati i colpi di "pistola". Non l'arma - che pure aveva causato non pochi problemi al candidato del centrodestra sorpreso ad andare in giro armato anche nel suo ospedale -, ma l'espressione prettamente milanese per indicare persone poco furbe sfoderata proprio dal primario del Fatebenefratelli e candidato del centrodestra Luca Bernardo. 

Sala, poi, a margine della presentazione della nuova sede di Mario Cucinella Architets, ha precisato la sua posizione spiegando che i toni del dibattito politico "non si sono alzati per colpa mia". "Oggettivamente - ha proseguito il primo cittadino - io non mi sono mai permesso di dare giudizi né tantomeno usare questo tipo di toni nei confronti del dottor Bernardo e degli altri candidati e dei loro elettori". Dopodiché, "mai farò niente per cercare di alzarli".

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