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Carmine Ranieri Guarino

Giornalista MilanoToday

Il medico candidato novax, no greenpass e (sul serio) "no bancomat"

Chi è Teodosio De Bonis, che a Milano si candida con il "Movimento 3V"

Nome: Teodosio. Cognome: De Bonis. Lavoro: medico chirurgo. Segni particolari: contrario a tutto o quasi. Eccolo l'identikit del candidato sindaco di Milano per il "Movimento 3V", un neonato partito che - si legge sul sito ufficiale - è "l’unico partito politico che chiede verità e mette al centro di ogni azione politica il benessere e la salute dell’essere umano" e che si dice pronto a lottare "per il bene comune e per la libertà di scelta, le cui istanze sono state ignorate e tradite da una classe politica senza onore che ha oscurato la Costituzione della Repubblica Italiana e violentato i diritti inviolabili dell’uomo". 

Il nome scelto per la corsa a palazzo Marino - che innegabilmente si annuncia a dir poco difficile - è proprio quello di De Bonis. Nato nel 1953 nella provincia di Potenza, si è laureato in medicina e chirurgia all'università di Napoli e nel 1980 si è trasferito a Milano, dove si è specializzato in anestesiologia e rianimazione.

"In seguito - spiegano dal Movimento 3V - si è occupato di varie branche della medicina, frequentando dei post-graduate a New York e in altre università europee, da odontoiatra si è perfezionato in gnatokinesiologia col dott. Gelb" e ha seguito "il corso biennale di parodontoligia della Goteborg University, chirurgia implantologica presso la New York Post graduate in ortodonzia e ortodonzia miofunzionale". 

Tutti i candidati sindaco di Milano

Il programma del Movimento 3V, e di De Bonis, abbraccia le tematiche di più stretta attualità, dalle nuove tecnologie all'economia digitale passando, naturalmente, per il covid. E proprio in tema coronavirus sul portale del partito è possibile leggere le "15 ragioni di medici e scienziati che ci convincono a non vaccinarci per il covid 19" al grido di "#IoNonMiVaccinoPerché". Tra le 15 motivazioni - in linea con quelle dei no vax e dei no green pass - spiccano: "Perché non sono una cavia", "perché la mia fertilità potrebbe essere compromessa", "perché rifiuto di iniettare Dna estraneo nel mio corpo". 

Contrario per vocazione al green pass, il Movimento è contrario anche ad altro. Si va dal "rigetto generale delle misure adottate a livello nazionale e regionale per il presunto contenimento della diffusione del Covid-19" al "contrasto al distanziamento sociale" e "di ogni obbligo vaccinale". Ma non solo salute e sanità. 

Perché De Bonis e i suoi compagni di partito chiedono anche un immediato "stop al 5g". Una delle ultime battaglie, invece, è stata contro il bancomat, "in difesa della libertà e dell'economia delle persone reali", tanto che sul sito il movimento ha raccolto un elenco dei negozi che proponevano uno sconto a chi pagava in contanti. La lista, purtroppo, si è fermata a tre nomi. 

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