Rizzo (Milano in Comune) si candida a sindaco: "A sinistra si era creato un vuoto"

E' stata ufficializzata la candidatura di Basilio Rizzo a sindaco di Milano per la sinistra radicale, raccolta nella lista "Milano in Comune". Il 4 aprile, a Palazzo Marino, l'assemblea "#iostoconbasiliorizzo" che ha approvato per alzata di mano il simbolo (senza nomi di partito) e ha "acclamato" il veterano del consiglio comunale. "Ho sostenuto la candidatura di Gherardo Colombo", ha spiegato Rizzo, "ma tutti, lui compreso, si ritiravano. A questo punto è stato necessario impegnarsi in prima persona per riempire uno spazio che oggettivamente stava per rimanere vuote".

Rizzo ha rivendicato "le cose buone della maggioranza" ma ha ribadito che oggi a Palazzo Marino governa ormai una maggioranza "diversa da quella del 2011", sia dal punto di vista programmatico (gli scali ferroviari) sia dal punto di vista politico (l'esclusione di fatto del gruppo Sinistra x Pisapia a partire dalle elezioni primarie, "fatte - ha spiegato Rizzo - per far eleggere Sala, con candidati di contorno").

Uno dei punti saldi della lista e del candidato a sindaco saranno la strenua opposizione a ogni ipotesi di "svendita delle aziende pubbliche", eccetto una: Arexpo. "Propongo che la partecipazione comunale la compri il governo Renzi e, con il ricavato di 32 milioni di euro, si sistemino subito i 2.500 alloggi popolari ancora vuoti", ha affermato Rizzo all'assemblea.

Nella lista si raccolgono il movimento Possibile (di Pippo Civati), Rifondazione comunista, i Comunisti italiani, l'Altra Europa con Tsipras, Act e altri ancora. Secondo Termometro Politico (sondaggio di fine marzo), la lista parte dal 3% dei consensi.