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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

Ricorso 5 Stelle, Beppe Sala resta candidato: ma potrebbe essere "ineleggibile"

Il Tar non ammette il ricorso. Sala (centrosinistra) resta in corsa. Ma il primo consiglio comunale potrebbe dover prendere atto dell'ineleggibilità per incompatibilità. Il retroscena

Non è stato ammesso dal Tar il ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle contro Giuseppe Sala, candidato a sindaco del centrosinistra alle elezioni di Milano del 5 giugno 2016. Sala, dunque, resta candidato a tutti gli effetti.

I pentastellati avevano presentato il ricorso dopo che era uscita la notizia secondo cui l'ex commissario di Expo non avrebbe dato dimissioni effettive, e inoltre la "poltrona" di sindaco fosse incompatibile con la nomina in Cassa Depositi e Prestiti. A questa seconda eventualità, Sala aveva replicato che - una volta eletto - si sarebbe immediatamente dimesso.

Resta però il problema dell'ineleggibilità. Spieghiamo: secondo i giudici del Tar, il consiglio comunale, nel suo primo insediamento, deve valutare la condizione di ineleggibilità degli eletti. Il concetto di ineleggibilità è diverso - secondo il Tar - da quello di incandidabilità, motivo per cui i giudici amministrativi hanno valutato che il ricorso del Movimento 5 Stelle non poteva essere ammesso.

Complicato il "nodo" delle dimissioni da commissario di Expo. Dimissioni che sono state inviate il 15 febbraio e protocollate il 18, per decorrere dal 1 marzo. Secondo il Movimento 5 Stelle (ma anche i Radicali), occorreva un "atto di risposta" da parte di Palazzo Chigi, cioè un decreto del governo con la revoca della nomina effettuata nel 2013 a commissario fino al 31 dicembre 2016. 

Tutto è quindi ora demandato al futuro consiglio comunale. Dal Movimento 5 Stelle il candidato a sindaco Gianluca Corrado fa notare che "le assurde leggi italiane permettono a Sala di candidarsi, ma immediatamente dopo di poter essere dichiarato ineleggibile". "Mi auguro che la posizione di Sala sia sanabile e si trovi la via per sanarla, non ci piace vincere facile", commenta Ignazio La Russa, 'plenipotenziario' di Fratelli d'Italia. Per il Partito democratico, invece, si è risolta "la bufala dell'incandidabilità di Sala". 

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