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Sindaco di Milano, Berlusconi apprezza l'ex di Segrate (ma non lo indica)

La precisazione da Forza Italia: "Ha solo detto che bisogna trovare uno che abbia lavorato bene come lui"

Durante il party per il compleanno di Licia Ronzulli, Silvio Berlusconi era stato abbastanza chiaro: meglio un candidato sindaco della società civile, piuttosto che proveniente dai partiti che oggi sono in una grossa crisi di credibilità. Poi aveva lanciato "l'esca", quella dei nomi. Citando sia Paolo Del Debbio, il giornalista ex assessore, sia Adriano Alessandrini, ex sindaco di centrodestra a Segrate. Che Alessandrini fosse stimato da Berlusconi e da molti pezzi di Forza Italia era noto, che potesse essere un "papabile" no. Tanto che, semmai, si era parlato - tra sindaci o ex sindaci dell'hinterland - di Graziano Musella, primo cittadino di Assago.

Ma la voce su Alessandrini viene prontamente stoppata da Giulio Gallera, coordinatore cittadino di Forza Italia, secondo cui "c'è stato un grosso equivoco". Gallera - che era presente - specifica che "Berlusconi ha detto soltanto che andrebbe trovato qualcuno che ha lavorato bene, come ha fatto Alessandrini". Una similitudine insomma, e niente più. Gallera stesso, peraltro, a questo punto perde qualche chance. E' vero che all'attività di consigliere comunale (e da poco anche regionale) ha sempre affiancato la sua professione di avvocato, ma probabilmente viene visto e classificato tra i politici.

Così come perde quota anche Paolo Romani, attuale presidente del gruppo di Fi al senato, che aveva già iniziato a tessere la tela per la sua candidatura. Anche lui è decisamente un "politico". E se Claudio De Albertis (al vertice della Triennale) ha fatto capire che essere imprenditore edile è un grande ostacolo ("un macigno") per la candidatura, Del Debbio continua ad essere il profilo che si avvicina di più al "candidato ideale", a questo punto. E' tra l'altro il preferito dalla Lega Nord (se si deve pescare tra non leghisti). E riceve apprezzamenti più o meno da chiunque. Manca solo il suo sì, a questo punto. 

E Forza Italia si prepara da subito a una lunga campagna elettorale: ha già fissato incontri con i cittadini e banchetti nelle piazze. Si inizia il 18 settembre con un incontro presso il consiglio di zona 6, in viale delle Legioni Romane, in cui si parlerà dei cantieri di M4 (Solari-Lorenteggio). Poi, il 19 settembre alle 17.30, presidio in piazza De Angeli (zona 7) per chiedere il ripristino degli autobus soppressi o modificati dopo il prolungamento a San Siro della "lilla". Il 22 settembre, in zona 3, si parlerà di migranti a Porta Venezia e "rave" al parco Lambro e davanti al Politecnico. Il 29 settembre incontro in zona 8, per parlare della situazione del campo rom di via Negrotto, ma anche del Monte Stella e della ristrutturazione del Giardino dei Giusti. Infine, in zona 9, per i mercati comunali Lagosta e Val Maira. 

"Da tutte le zone arriva una richiesta unanime: interventi mirati per fermare il degrado delle periferrie, prima causa di insicurezza per i cittadini", spiega Gallera, secondo cui "in quasi cinque anni la sinistra non ha fatto nulla per i quartieri e le periferie milanesi".

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