Ormai è in corsa, Emanuele Fiano. Il deputato e membro della segreteria nazionale del Partito democratico si è candidato alle primarie per scegliere il candidato a sindaco del centrosinistra per Milano, nel 2016. Ma le primarie non sono state ancora indette. Il segretario metropolitano del Pd aveva chiarito che la data sarebbe stata fissata dopo la festa dell'Unità, che si è chiusa domenica 6 settembre. 

Nel frattempo, però, prende sempre più quota l'idea di trovare un nome unitario senza passare dalle primarie. Secondo qualcuno, anche Matteo Renzi (che del Pd è segretario) starebbe lavorando per questo. "Entro fine settembre abbiamo il dovere morale di far partire la macchina delle primarie", ribatte Fiano - intervistato da Radio Popolare - lunedì mattina. "Le primarie sono l'unico strumento per vincere". Primarie che, come è noto, hanno già altri due candidati: l'assessore al welfare Pierfrancesco Majorino e l'ex consigliere provinciale Roberto Caputo. Tutti del Pd.

E primarie anche se dovesse scendere in campo un nome "forte", come quello - spesso evocato - di Giuseppe Sala, amministratore delegato della società di gestione di Expo. "E' un bravo manager e una risorsa per il Paese. Ma se vuole fare il candidato sindaco deve passare anche lui dalle primarie, non vedo 'benedetti da qualcuno' che possano non passarci", ha chiarito Fiano, secondo cui soltanto una ricandidatura di Giuliano Pisapia escluderebbero questo metodo. Ma Pisapia continua a ribadire di non volersi ricandidare.

Per Fiano, è importante "continuare la strada della giunta Pisapia". Il deputato del Pd ha sottolineato i temi su cui i cittadini che ha incontrato vogliono continuità: la nuova Darsena, le metropolitane, le case popolari. Su quest'ultimo punto però il lavoro è a metà. L'apprezzamento è riferito infatti agli edifici di proprietà del comune che hanno cambiato gestore e, da Aler, sono passati a MM. Su quelli di proprietà di Aler, e gestiti dalla stessa società regionale, Fiano è drastico: "La situazione è devastante", afferma: "Occupazioni, degrado, racket, violenza. E' l'esempio di come la destra non risolve i problemi di sicurezza ma investe sulla paura".

Fiano invita quindi "la sinistra ad occuparsi dei problemi che producono insicurezza, mettendo la dignità umana al centro".