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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

Il Maestro Alberto Veronesi candidato al Consiglio Comunale con Beppe Sala: "La cultura è benessere"

Figlio del noto oncologo, spiega il suo programma. E perchè l'arte è così importante

Il Maestro Alberto Veronesi, dopo diversi incarichi nazionali e internazionali - è stato direttore principale della Shanghai Opera House oltre a essere music director dell’Opera Orchestra of New York, direttore artistico della Filarmonica del Teatro comunale di Bologna e primo direttore stabile della Fondazione Teatro Petruzzelli di Bari - ha deciso di tornare nella città dove è nato e si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi per impegnarsi a fianco di Beppe Sala. 

"Cultura è Benessere" è lo slogan semplice e deciso che Veronesi ha scelto per la sua campagna elettorale, «il benessere» ha dichiarato «è una condizione psico-fisica cui concorrono innanzitutto la salute, e la prevenzione, ma anche la cultura, che per me vuol dire inclusione, evoluzione civile, libertà di pensiero e accesso a nuovi ambiti professionali». La sua sfida non è solo quella di creare cultura in città, ma soprattutto di renderla patrimonio di tutti i milanesi. In questa direzione vanno i concerti di lirica che ha svolto durante l’ultimo mese in piazza della Scala e nei mercati rionali insieme al tenore Denys Pivnitskyi e il soprano Sofia Nagast.

«Molti sono i milanesi che non hanno mai messo piede alla Scala, i concerti fatti in strada durante questo mese hanno letteralmente avvicinato l’opera lirica ai cittadini coinvolgendo anche chi non aveva mai ascoltato un’Opera una dal vivo», dice. Concerti simili a questi rientrano nel suo progetto dell’Opera-Truck, un vero e proprio truck firmato La Scala e Piccolo Teatro con palcoscenico incorporato, orchestra, camerini e cantanti per creare spettacoli nelle piazze con l’obiettivo di portare l’Opera a ogni cittadino di Milano.

«Non dobbiamo dimenticare che il futuro di Milano passa dai giovani, che finiti gli studi di spettacolo fanno una grande fatica a trovare lavoro» continua Veronesi, «per questo ho immaginato un trampolino di lancio per giovani talenti, il Graduate Arts Festival, un festival in cui gli studenti di discipline artistiche, laureandi e appena laureati, si confrontino con i colleghi milanesi in una sorta di Universiadi della Cultura; un Festival di musica, arte, teatro e letteratura fatto da giovani partecipanti retribuiti», prosegue. «Milano ha già un respiro internazionale, ma deve potersi confrontare con New York e Londra, che hanno fatto della cultura un indice fondamentale della loro globalizzazione diventando poli internazionali di idee», continua il candidato, che sostiene l’esigenza di dover attirare a Milano i giovani talenti internazionali per svolgere i propri studi curriculari «immagino la creazione di una grande università di prestigio dedicata allo spettacolo con rilascio di titoli dal valore legale. L’idea è quella di dare forma a un ateneo sotto la regia del Teatro alla Scala. Un polo di studio che possa lavorare su tutto, dalla musica agli abiti di scena, dal design delle scenografie alla costruzione della mise en scène».

Veronesi afferma di puntare a guidare una vera e propria rivoluzione. «Abbiamo una grande forza, quella delle idee, che a Milano non sono mai mancate. E soprattutto sono idee che ci rendono unici nel mondo e consolidano il valore dei nostri talenti», ha continuato, «idee che hanno regalato un plus a questa città che è motore d’innovazione e sperimentazione che è città del sapere culturale. Una città che, per attuare un cambiamento ancora più forte, deve lavorare con le scuole e operare formazione e insegnamento creativo, in grado di trasmettere alle nuove generazioni la bellezza dell’arte del fare e del progettare».

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