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Elezioni comunali 2016

L'esordio di Giuseppe Sala in politica: e l'assessore di Sel si schiera con lui

Polemiche in Sinistra ecologia e libertà per l'endorsement di Cristina Tajani, assessore al lavoro. Sel vede Sala come il fumo negli occhi

La candidatura di Giuseppe Sala alle primarie di centrosinistra prende il via al teatro Franco Parenti. Già raccolte intanto ben 2.700 firme, con banchetti in tutta la città organizzati da più di 300 volontari, in gran parte militanti del Partito democratico. Le firme sono state in parte raccolte anche nell'area metropolitana, come prescrive il regolamento interno delle primarie.

I primi a firmare: Umberto Ambrosoli e Cristina Tajani. Se da parte del capogruppo di opposizione in regione era nota la scelta a favore di Sala, ha creato malumore in Sinistra ecologia e libertà la decisione dell'assessore al lavoro della giunta Pisapia di spendersi per l'ex commissario unico di Expo 2015: Sel, infatti, è apertamente schierata contro Sala, tanto da minacciare più volte di abbandonare le primarie. Secondo Tajani, «la candidatura di Sala consentirà a Milano di non tornare indietro ed essere il faro che è diventata in questi cinque anni». Parole non gradite da Mirko Mazzali, capogruppo di Sel a Palazzo Marino, secondo cui «Tajani ovviamente annuncerà le sue dimissioni dal coordinamento nazionale di Sel, salvo che voglia vincere il premio due piedi in una scarpa».

Anche l'altro assessore di Sel, paradossalmente, sostiene Sala: è Daniela Benelli (demanio). In giunta, sono schierati con l'ex commissario di Expo Pierfrancesco Maran (mobilità), Chiara Bisconti (sport), Marco Granelli (sicurezza), Franco D'Alfonso (turismo e commercio) e Carmela Rozza (lavori pubblici). Non male, visto che gli altri grandi contendenti sono a loro volta due assessori (Pierfrancesco Majorino e Francesca Balzani).

Sala li ha ringraziati tutti, ma in particolare ha ringraziato Emanuele Fiano, deputato del Pd, inizialmente in corsa ma poi ritiratosi proprio per far posto a Sala.

La serata è trascorsa senza molti discorsi politici, ma l'ex commissario di Expo ha tenuto a fare alcune riflessioni: «La mia sarà una Milano moderna e contemporanea, dove c'è spazio per una città omogenea che tende a dare quanto più possibile uguali opportunità a tutti. Per me Expo è stata una esperienza straordinaria», ha affermato: «Posso dire che è qualcosa che ha cambiato la mia vita, che mi ha cambiato».

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