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Venerdì, 29 Marzo 2024
Elezioni comunali 2016

Dopo le primarie: Sel spaccata, spunta la lista di sinistra a sostegno di Sala

L'annuncio di Paolo Limonta. Capolista "in pectore" Francesca Balzani

Dopo la vittoria di Beppe Sala alle primarie di centrosinistra, proseguono le polemiche - dentro la coalizione - sulle conseguenze. Il Partito democratico è soddisfatto: finalmente il "suo" candidato semi-ufficiale ha vinto. Certo, questa volta il Pd era più spaccato che nel 2010 quando sostenne a spada tratta e compattamente (tranne rarissime eccezioni) Stefano Boeri, che poi però perse le primarie. Questa volta tra gli sfidanti di Sala c'erano un iscritto (Pierfrancesco Majorino) e una importante ex iscritta (Francesca Balzani, già parlamentare europea del Pd). 

Ha comunque vinto Sala, l'uomo di Expo 2015. Chi è contento afferma che saprà conquistare meglio i voti dei moderati, magari anche di vari scontenti del centrodestra e, perché no?, di qualche astensionista che potrà essere attratto dalla candidatura di chi - tutto sommato - ha fatto di Expo una manifestazione di successo, sotto alcuni profili.

D'altra parte c'è il rischio concreto di rompere con Sinistra ecologia e libertà, che alla fine ha fatto convergere molti dei suoi consensi su Balzani. Se il capogruppo in comune Mirko Mazzali ammette di non sapere quanti elettori di Sel voteranno Sala, la situazione è grave. Il partito stesso è spaccato tra chi intende mantenersi leale e sostenere Sala e chi, invece, preferirebbe smarcarsi subito.

A sinistra di Sel, hanno già deciso. Da Rifondazione e Comunisti italiani a Basilio Rizzo, fino a personalità importanti come Vittorino Agnoletto, Emilio Molinari e Franco Calamida, che insieme hanno firmato una lettera aperta per chiedere l'apertura anche ai 5 Stelle. Sel rischia di restare schiacciata anche da una sempre più possibile lista civica di sinistra, che sosterrà Sala cercando però di parlare alla "base" che di Sala non vorrebbe sentir nemmeno nominato il nome.

L'annuncio viene da Paolo Limonta, già "factotum" della giunta Pisapia (importantissimo nell'aiutare l'avvocato in campagna elettorale, e giustamente premiato con l'ufficio "rapporti con la città", senza compenso ma con un ruolo di primo piano), che come lo stesso Pisapia ha sostenuto Balzani "da sinistra". «Non rimarremo spettatori (del partito della nazione, n.d.r.)», avverte Limonta.

Capolista già designata della lista di sinistra dovrebbe essere proprio Francesca Balzani. Con indipendenti di Sel e magari del Pd. Un contrappeso a Sala e al rischio del "renzismo". Questo il disegno, almeno per adesso.

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