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Elezioni comunali 2016

Sinistra radicale: aspetta l'esito delle primarie e si prepara a correre contro il Pd

L'ipotesi della vittoria di Sala: se fosse così, da Rifondazione a Possibile sono pronti a correre contro di lui

Qualcosa si muove a sinistra. La rottura della coalizione al governo di Milano si è già consumata con le elezioni primarie, a cui non partecipano né Rifondazione né i Comunisti italiani. Questi ultimi in particolare hanno deciso in extremis di non firmare la carta dei valori perché conteneva l'impegno a sostenere chiunque vincesse.

Non partecipano alle primarie nemmeno altri due movimenti: "Possibile" di Pippo Civati (fuoriuscito dal Pd, e che a Milano ha raccolto diversi insoddisfatti del Movimento 5 Stelle e dell'estrema sinistra) e "Act!". Hanno invece dato la loro adesione i Verdi e la lista Milly Moratti. 

I movimenti e i partiti che non partecipano si stanno organizzando per le elezioni di giugno. La cartina di tornasole sarà il nome del vincitore. E' possibile - se dovessero vincere Francesca Balzani o Pierfrancesco Majorino - che la rottura "rientri", mentre è abbastanza scontato che Giuseppe Sala non riuscirà ad aggregare la sinistra radicale.

«Tra il direttore generale della Moratti e il direttore generale di Albertini voglio restare libero», ha affermato Basilio Rizzo, presidente uscente del consiglio comunale, riferendosi alla possibilità che i candidati a sindaco principali siano Giuseppe Sala (per il centrosinistra) e Stefano Parisi (per il centrodestra). Una 'fotografia' perfetta degli umori della sinistra radicale milanese. Che aspetta l'esito del voto delle primarie del 6-7 febbraio per decidere di conseguenza. 

Un'altra compagine potrebbe dialogare con questo mondo: è la lista Costituente per la partecipazione, già presente in città metropolitana con due consiglieri. Marco Cappato e Roberto Biscardini stanno ragionando se presentarla anche per le elezioni comunali, "fuori dagli schieramenti".

Ancora poco chiaro chi potrebbe essere il candidato a sindaco. Forse proprio Rizzo, che avrebbe il "pedigree" adatto, visto che è in consiglio comunale dall'inizio degli anni '80 e vanta una esperienza su Palazzo Marino difficilmente raggiungibile da altri.

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