La visita di Sala al Leoncavallo: "Va regolarizzato"

Il Leoncavallo entra nella campagna elettorale. Giuseppe Sala, candidato a sindaco del centrosinistra, ha visitato i locali del centro sociale più famoso d'Italia, oggetto anche di un tentativo di "legalizzazione" da parte della giunta di Giuliano Pisapia, naufragato per l'ostracismo incrociato di tutto il centrodestra e del presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo (Rifondazione, ora candidato a sindaco per Milano in Comune), anche se per motivi molto diversi.

VIDEO: Riccardo De Corato (Fdi) al Leoncavallo

"Abbiamo accolto la volontà di Giuseppe Sala di vedere direttamente come funziona la vita del centro. Abbiamo illustrato le nostre attività, i nostri progetti e le nostre aspettative", recita una nota del centro sociale, che da molti anni lamenta di essere ormai un luogo aperto a tutta la città e però di non poter fare programmazioni a medio-lungo termine proprio a causa del perdurare dello status di "occupazione abusiva".

"E' ancora vivo il ricordo delle prese di posizione contrarie di figure politiche che pensavamo a noi vicine", continua la nota, riferendosi appunto all'opposizione di Rizzo, fondata sul "rischio del precedente" e a chiedere invece un bando vero e proprio e la discussione su tutti gli spazi sociali cittadini. "Con il lavoro di ogni giorno, abbiamo strappato questi 10 mila metri quadrati alle speculazioni immobiliari e riempiti di cultura, attività sociali, servizi. Ora lo abbiamo spiegato anche al candidato sindaco", conclude la nota.

Beppe Sala ha visitato il Leoncavallo sabato 28 maggio, accompagnato anche da don Gino Rigoldi. E poi ha affermato che "è il momento di fare un passo deciso regolarizzando la sua posizione".

"Per far uscire dal limbo il Leoncavallo, c’è una soluzione semplicissima: si affittino o si comprino uno spazio, pagando regolarmente affitto, o mutuo, e tasse", ha commentato Manfredi Palmeri della lista civica di Stefano Parisi (centrodestra).