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Elezioni comunali 2016

Sala apre alla sinistra radicale: «Un patto con tutti»

La serata all'Elfo Puccini con Pisapia («i nostri cassetti vuoti? Intanto non hanno trovato mazzette») e gli assessori uscenti

Serata di passaggio di consegne all'Elfo Puccini per la giunta di Giuliano Pisapia (al completo) e per Beppe Sala, candidato a sindaco dello schieramento di centrosinistra. Teatro affollato, con oltre trecento militanti, e un racconto dei cinque anni dell'amministrazione uscente, con gli assessori a coppie sul palco.

L'avvio è stato dato da Pierfrancesco Majorino, già avversario di Sala alle primarie, che ha sottolineato lo «straordinario laboratorio di innovazione sul tema dei diritti civili», tema "anticipato" in salsa meneghina con il registro delle unioni civili e ora di stretta attualità con la legge Cirinnà. «Innovare per includere vuol dire, per me, essere Milano», ha spiegato l'assessore al welfare.

E c'era anche Francesca Balzani, vicesindaco, arrivata seconda alle primarie, che deve ancora decidere se candidarsi come capolista di una lista "a sinistra" del Pd ma sua alleata, con pezzi di Sinistra ecologia e libertà. Balzani, che è anche assessore al bilancio, ha parlato dei conti in ordine e del primo abbozzo di bilancio partecipativo, senza alcun accenno alle liste e alle elezioni. 

Pisapia ha "suonato la carica": «Non molliamo mai, una città così bella non la vogliamo restituire al centrodestra che ce l'ha rovinata per vent'anni», ha affermato dal palco, chiedendo che il popolo del centrosinistra «riparta a resuscitare la volontà di cambiamento e partecipazione». Il sindaco ci ha tenuto a difendere il suo lavoro. Agli avversari che criticano la giunta per lasciare i "cassetti vuoti" (nel senso, senza progetti per il futuro della città), Pisapia ha risposto: «Intanto iniziamo a dire che nei nostri cassetti non sono state trovate mazzette».

Quanto a Sala, il candidato a sindaco ha voluto mostrarsi il più possibile aperto. Aperto a Balzani («so che anteporrai alle cariche le questioni politiche») ma anche alla sinistra radicale, che non ha partecipato alle primarie. «Propongo un patto che riunisca ancor di più la sinistra milanese», ha affermato, evidentemente preoccupato che un candidato alla sua sinistra possa erodere consensi. 

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