rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

«Il Pd candida l'amico dell'imam integralista». Il partito smentisce ma Aly ritira candidatura

La bufera scatenata da un Tweet del consigliere comunale uscente ultra-cattolico Matteo Forte, che si ricandida con Milano Popolare

Bagarre sul Partito democratico. Motivo, la (presunta) candidatura al Municipio 4 di un musulmano che si è fatto fotografare insime ad un imam estremista. L'accusa viene da Matteo Forte e Maurizio Lupi, candidati della lista Milano Popolare (a sostegno del centrodestra), ed è subito ripresa anche da altri partiti di centrodestra, ma viene poi spenta nella serata di lunedì 2 maggio dalla segreteria del Pd, che smentisce che l'uomo sia effettivamente candidato.

«Ecco Sam Aly, candidato di Beppe Sala al Municipio 4, insieme a Al-Suwaidan, imam radicale respinto dall'Italia», scriveva su Twitter Matteo Forte, aprendo il caso. Si tratta di Tareq Al-Suwaidan, imam kuwaitiano vicino ai Fratelli Musulmani egiziani, che risulta "indesiderato" in diversi Paesi del mondo, tra cui Stati Uniti e Arabia Saudita, sospettato di essere vicino al terrorismo. Proprio a maggio 2016 l'imam avrebbe dovuto tenere alcune lezioni in città italiane, ma il ministero dell'interno gli ha vietato l'ingresso nel nostro Paese.

Il Partito democratico, nella serata del 2 maggio, ha smentito che Sam Aly sia un candidato al Municipio 4. «Per i consigli di Municipio il Pd non ha ancora presentato ufficialmente alcuna lista, solo i candidati alle presidenze. Le liste verranno discusse e approvate nei prossimi giorni dalla segreteria. E' falso, dunque, affermare che il signor Sam Aly sia candidato con il Partito democratico», si legge in una nota della segreteria.

Ed in effetti le liste per i consigli di Municipio, non avendo bisogno della raccolta firme (sono valide quelle per le liste in consiglio comunale), possono essere "chiuse" anche in extremis, fino a venerdì (primo giorno della presentazione ufficiale). 

E' vero, però, che sulla pagina Facebook di Sam Aly si leggeva, l'1 maggio, un post in cui era annunciata l'imminente candidatura: «‪#‎AvantiMilano‬ ‪#‎Zona4pertutti‬ ‪#‎CandidatoConsiglioMunicipale‬ ‪#‎ConsiglioMunicipale2016‬ ‪#‎LoredanaBigattiPresidente‬». Lo stesso Sam Aly, a polemica scatenata, il giorno successivo scriveva un altro post, questa volta per spiegare che qualcosa era cambiato. Dapprima rivendicava di avere «un pensiero moderato» e di essere stato «relatore in conferenze interreligiose», poi «anni» di «impegno nel partito (democratico, n.d.r.)» e la conferma della candidatura «nel Municipio della mia zona, in cui ho sempre vissuto». Ed infine il passo indietro: «Decido di non confermare la mia candidatura».

Dunque, secondo la sua versione, la candidatura c'era e sarebbe stato lui stesso a decidere di ritirarsi. Quanto alla questione della foto con l'imam, Aly parla di «calunnie nei miei confronti» che «mettono in pericolo la mia persona e i miei familiari e la gente che mi sta vicino».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

«Il Pd candida l'amico dell'imam integralista». Il partito smentisce ma Aly ritira candidatura

MilanoToday è in caricamento