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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni comunali 2016

Sindaco, per il centrodestra si alzano le quotazioni del manager Stefano Parisi

Salvini (Lega Nord) dà il suo apprezzamento all'ex ad di Fastweb ed esclude, invece, Lupi e Passera

Salgono le quotazioni del manager Stefano Parisi come possibile candidato a sindaco del centrodestra a Milano. Si tratta di uno dei nomi che Silvio Berlusconi ha in mente da molto tempo. Ed è stato fatto durante la cena post-derby di domenica sera con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, durante la quale si è naturalmente parlato di elezioni amministrative anche a riguardo di altre città, da Roma a Napoli.

La notizia è che Salvini ha espresso esplicitamente e pubblicamente il suo apprezzamento per Parisi, in una intervista. «Non mi interessano grandi nomi, ma persone normali», ha spiegato il leader della Lega Nord specificando che «se c'è capacità amministrativa, onestà, competenza, per me va bene». Lo stesso Salvini però non ha totalmente "chiuso" ad altri possibili candidati, in primis la parlamentare Daniela Santanché e il giornalista Alessandro Sallusti.

Netta esclusione, invece, per Maurizio Lupi e Corrado Passera, che agli occhi del segretario federale del Carroccio pagano il loro passato di ministri rispettivamente del governo Renzi e del governo Monti. Passera, intanto, prosegue per la sua strada e continua a "macinare" chilometri in giro per la città e apprezzamenti.

Classe 1956, Parisi è attualmente al vertice di Chili Tv, piattaforma di video on demand, ma è più noto per essere stato amministratore delegato di Fastweb dal 2004 a quando esplose l'inchiesta sui fondi neri che portò anche all'arresto dell'allora presidente Silvio Scaglia. Poi la procura chiese per Parisi l'archiviazione e i giudici assolsero Scaglia. Tornando a Parisi, dopo la laurea in economia e commercio ha iniziato nel centro studi della Cgil e poi è stato nella segreteria tecnica del ministero del lavoro e della vicepresidenza del consiglio, quindi presso il ministero degli esteri, nel dipartimento affari economici della presidenza del consiglio e a capo del dipartimento per l'informazione e l'editoria.

Dal 1997al 2000 è stato direttore generale del comune di Milano, con il primo mandato del sindaco di centrodestra Gabriele Albertini. E' stato anche direttore generale di Confindustria fino al 2004.

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