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Venerdì, 29 Marzo 2024
La polemica

Veronesi passa dal Pd a Fratelli d'Italia

Dura nota di un sindaco della provincia di Lucca: "Non avrà tempo per presiedere ancora il Comitato delle celebrazioni". Quando Veronesi contestava Regione Lombardia sul covid

Il direttore d'orchestra Alberto Veronesi si candiderà alle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio 2023 in Lombardia per Fratelli d'Italia. E da Lucca e Viareggio gli tolgono la presidenza del Comitato per le celebrazioni pucciniane, in vista del centenario della morte del maestro nel 2024. 

È una storia di colpi di scena quella che ha coinvolto il musicista, figlio dell'oncologo Umberto Veronesi, da sempre nel centrosinistra, prima nel Partito democratico e poi, nel 2016, candidato al Comune di Milano (non eletto) nella Lista civica di Beppe Sala. Nel 2020 la candidatura a Lucca ancora nel Pd per le elezioni regionali toscane. Nel 2022 si è invece candidato a sindaco di Lucca sostenuto dal Terzo Polo.

La decisione, quest'anno, di candidarsi con il partito di Giorgia Meloni ha destato stupore da più parti. E che l'interessato ha motivato spiegandola con "una simpatia reciproca" sorta durante alcune iniziative politiche in Toscana, qualche mese fa, sia con Daniela Santanché sia con Ignazio La Russa. Del resto i rapporti tra Veronesi e il centrosinistra toscano sono freddi da tempo, proprio per la sua gestione (contestata a livello locale) del Comitato per le celebrazioni pucciniane.

Eppure di Veronesi si ricorda, nel 2020, una contestazione molto forte a Matteo Salvini, durante un'iniziativa della Lega a Viareggio. In quell'occasione, mentre il direttore d'ochestra era candidato a Lucca alle elezioni regionali toscane per il Pd, si è avvicinato al gazebo della Lega per contestare il partto di Salvini commentando: "Non si strizza l'occhiolino ai fascisti e non si scherza sull'antifascismo come fanno il leader della Lega e la sua candidata alla presidenza della Toscana (Susanna Ceccardi, n.d.r.)".

Ora la doccia fredda, che arriva dal sindaco di Pescaglia (Lucca), l'esponente del Pd Andrea Bonfanti. Con i suoi colleghi di Viareggio e Lucca, qualche giorno fa aveva scritto a Veronesi per chiedere chiarezza sulla collaborazione da qui al 2024, date le voci di candidatura in Lombardia. E, con l'ufficializzazione, Bonfanti ha aggiunto che "la candidatura alle regionali della Lombardia, che oltretutto porterà via tempo e impegno al maestro Veronesi, fa venir meno anche il carattere di imparzialità che deve avere chi si pone alla guida di un Comitato nazionale". Di qui la richiesta di dimissioni da presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane. Se non arriveranno, Bonfanti è pronto a chiedere alla presidenza del consiglio un "intervento risolutivo". Anche perché il Comitato deve andare avanti con i suoi lavori, peraltro già da tempo a singhiozzo secondo quanto lamentano gli stessi sindaci del territorio.

Quando Veronesi contestava la Regione

A marzo 2021, Alberto Veronesi annunciò un concerto-protesta davanti a Palazzo Lombardia, sede della giunta regionale, per invitare i vertici della Regione a far presto con la campagna vaccinale anti-covid. In quella occasione, elencò diverse critiche alla gestione del covid da parte della Regione.

Veronesi citò "la mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro", "la decisione di tenere aperto l'osepdale di Alzano causando un focolaio", "le inutili mascherine pannolino", il "flop dei bandi per i vaccini antinfluenzali", "le innumerevoli gaffe di Gallera", la "gestione drammatica delle Rsa", "l'errore di comunicazione dei dati all'Iss che ha tenuto la Lombardia una settimana in più in zona rossa", "la richiesta di vaccini in base al Pil della Moratti, gli "ultraottantenni convocati per sbaglio o non convocati affatto per la campagna vaccinale" e altro ancora.

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