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La corsa al Pirellone

Majorino paragona Fontana a Bolsonaro

All'Elfo Puccini parte la campagna dell'ex assessore milanese. Ma i sondaggi lo danno molto indietro

Pierfrancesco Majorino ha lanciato ufficialmente la sua campagna per il Pirellone dall'Elfo Puccini, sabato mattina. E, in tema di ambiente, ha definito Fontana "un piccolo Bolsonaro". "Non saremo - ha detto - una coalizione litigiosa che non sa parlare al cuore della nostra comunità e si ritaglia nei cantucci confortevoli delle proprie liturgie. Non saremo forze politiche che scambiano le elezioni regionali per una resa dei conti interna. Ma una squadra tosta, unita, che mette al centro della propria proposta: il benessere, l’inclusione sociale, la lotta alle diseguaglianza. Saremo questo. Quelli che dopo 28 anni di governo di destra, rappresentati oggi dalla palese inadeguatezza di Attilio Fontana, si candidano a testa alta".

Il sondaggio: a oggi, Fontana vince facile

Majorino nel suo discorso ha parlato di diritti, servizi, sanità, case popolari, scuola, rapporti con l'Europa, trasporti. Ha punzecchiato il governatore uscente Fontana sull'ambiente. "Voglio una Regione che non stia ferma. Che prende poi di petto la questione della qualità dell’aria - nella regione più inquinata d’Europa - come quella ancora più ampia degli effetti della crisi climatica", ha detto. "Fontana è su queste questioni essenziali una sorta di piccolo Bolsonaro, un negazionista. E con noi invece si cambia. Volete un esempio oltre agli interventi sulla mobilità? Attuiamo un piano emergenziale per la riqualificazione degli edifici pubblici a partire proprio dalle case popolari, una misura efficace per abbassare emissioni, creare nuovi posti di lavoro, abbassare i costi energetici", ha proseguito.

Per Sala la sfida è aperta

Tra i presenti anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha ribadito come la sfida sia "contendibile". ll primo cittadino ha parlato all'"elettorato moderato": "Cercherò di convincerli che Majorino è radicale nelle idee, ma sa essere moderato nelle modalità, nei tempi e nei modi in cui vanno portati avanti i programmi politici". Poi ha citato il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, "da sentire". L'elettorato pentastellato, infatti, potrebbe essere un valore aggiunto per Majorino. Non si è tirato indietro nemmeno Pier Maran, assessore milanese alla Casa e sfidante di Majorino alle ipotetiche primarie: "Nessuno è autorizzato a stare in panchina". 

Eppure la sfida per il centrosinistra è molto dura. Oggi, a inizio campagna, un sondaggio BiDiMedia/MilanoToday.it mostra come il vantaggio del centrodestra e di Fontana sia netto, con un distacco vicino al 20% (su Dossier tutti i particolari). La candidatura di Letizia Moratti scompagina poco il progetto del governatore uscente. La campagna, tuttavia, è appena iniziata. E non mancherà il tempo delle sorprese.

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