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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La corsa alle regionali

Il Pd non candiderà Letizia Moratti alle regionali

Il segretario lombardo del Pd, Peluffo, sicuro: "Il suo campo è il centrodestra"

Il Partito democratico chiude le porte a Letizia Moratti, l'ex vicepresidente di regione Lombardia che nei giorni scorsi si è dimessa in aperta polemica col governatore Attilio Fontana dopo le liti tra i due per un posto alle prossime regionali in quota centrodestra.  

Moratti "è un profilo connotato all'interno del centrodestra, il suo campo di appartenenza è quello", la stroncatura arrivata dal segretario lombardo del Pd, Vinicio Peluffo, che ha così bloccato sul nascere ogni idea di candidatura dell'ex sindaca di Milano con i dem. "Per noi il sostegno alla candidatura di Moratti non è opzione", ha assicurato il numero uno lombardo del Partito democratico all'Ansa. 

"Noi stiamo facendo un altro percorso - ha aggiunto -, che parte dalle forze politiche all'opposizione della giunta di Fontana, e che devono trovare al proprio interno la coesione necessaria per presentare un'offerta politica all'altezza per un cambiamento radicale", a maggior ragione "dopo le dimissioni di Moratti che hanno sancito in maniera chiara la fine del centrodestra così come lo conosciamo".

Di diverso avviso, invece, Matteo Renzi, che giovedì aveva cercato di spingere il suo ex partito. "Ciò che ha fatto Moratti credo sia di grandissimo rilievo", ha detto l'ex premier in un'intervista a L'aria che tira su La7. "Rompe con la destra non sulla pandemia. Lei dice che i provvedimenti ideologici del governo sui no vax non vuole che inficino quello che ha fatto. Caspita, brava Letizia". "Se Moratti si candida è un fatto rilevante. Se io fossi segretario del Pd, chiamerei di corsa Moratti e le direi di andare insieme", le parole di Renzi, che è in attesa di creare con Carlo Calenda la federazione tra Azione e Italia viva. 

E proprio Calenda è invece apparso un po' più freddo: "Pensiamo che Moratti sia un profilo di qualità, ha fatto un ottimo lavoro" ma "ciò premesso c'è un tema che è quello che alle Regionali o si vince o si perde ma al primo turno, per cui c'è un tema di alleanze. Ricade su di noi il dovere di trovare le alleanze possibili sapendo che c'è un paletto invalicabile per noi che è quello di M5s", ha concluso, quasi avvisando il Pd che l'alleanza col terzo polo dipenderà dalla presenza o meno dei grillini. 
 

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