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Elezioni regionali 2023

Secondo Sala bisognerebbe smettere di usare le scuole come seggi elettorali

Il sindaco di Milano ha attribuito (anche) alla chiusura delle scuole la mancata partecipazione alle urne: "So di gente che è andata in montagna due giorni"

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala si unisce a quanti (sempre più numerosi) chiedono che si voti in luoghi diversi dalle scuole, per non tenerle chiuse per giornate intere. Lo ha detto martedì mattina, a margine delle celebrazioni per i 50 anni del Teatro Elfo Puccini a Palazzo Marino, commentando con i giornalisti la tornata elettorale delle regionali, che ha visto la riconferma (nettissima) del governatore uscente di centrodestra Attilio Fontana e anche una forte astensione dal voto.

E proprio parlando dell'astensionismo (i votanti sono stati appena il 41,6% degli aventi diritto), Sala ha attribuito parte della responsabilità al voto spalmato su due giornate e un'altra parte proprio alle scuole chiuse. "Trovo assurda - ha detto - questa liturgia del voto su due giorni ma soprattutto l’idea di bloccare le scuole così a lungo. Conosco molte famiglie che sono andate via due giorni. Bisogna trovare delle soluzioni a questo: basta chiudere scuole così a lungo".

E ancora, secondo il sindaco di Milano occorre smetterla con "quella politica troppo urlata, con troppi talk show, troppi dibattiti inutili". Un tema, quello del forte astensionismo, su cui si interrogano martedì tutti i politici. Al di là di quale schieramento sarebbe stato 'favorito' questa volta.
 

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