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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Elezioni regionali 2018

Elezioni a Milano: coda ai seggi nel capoluogo lombardo, tutto 'colpa' del tagliando anti-frode

In città, infatti, così come nel resto della Lombardia, l'operazione di rimozione del talloncino deve essere ripetuta anche sulle schede per le regionali, allungando ancora di più i tempi

Da mezz'ora ad un'ora. E' questo il tempo medio di attesa per votare a Milano. Le code ai seggi nel capoluogo lombardo, come viene confermato da più fonti, sono dovute all'affluenza ma anche alle procedure più lunghe richieste dalla novità del tagliando anti-frode.

Fotografa la scheda elettorale: denunciato

In città, infatti, così come nel resto della Lombardia, l'operazione di rimozione del talloncino deve essere ripetuta anche sulle schede per le regionali, allungando ancora di più i tempi.

Alle 12, in base ai dati riportati sul sito del Comune e relativi al 100% delle sezioni (1248), l'affluenza a Milano si attesta al 18,44% per la Camera, al 19,3% per il Senato e al 17,24% per le regionali. 

Palazzo Marino chiede ai cittadini di votare presto

Dove hanno votato i politici a Milano (Ansa)

I politici al voto

Silvio Berlusconi è stato contestato domenica mattina all'interno del suo seggio elettorale a Milano da una ragazza a torso nudo che gli ha urlato 'Berlusconi, il tempo è scaduto'.

Nel 2013 Berlusconi, sempre nel seggio di via Scrosati a Milano, era stato contestato da tre attiviste delle Femen con le stesse modalità. Questa volta la contestazione è però avvenuta all'interno della sezione numero 502 dove Berlusconi stava votando.

La presidente della Camera e candidata di LeU, Laura Boldrini, ha votato nella sezione 169 del seggio allestito al liceo Berchet di Milano, in via della Commenda. Dopo aver ricevuto le schede per Camera e Senato, ha chiesto al presidente come fossero i dati di affluenza. All'uscita non ha voluto rilasciare dichiarazioni: "Oggi è il giorno del silenzio. Rispettiamo il silenzio" ha detto. "Mi auguro che vada tutto bene e che gli italiani vadano a votare. Andate a votare anche voi", ha concluso riferendosi ai giornalisti e fotografi che assediavano il seggio.

Il sindaco di Bergamo e candidato presidente alla Regione Lombardia per il centrosinistra, Giorgio Gori ,ha votato nella tarda mattinata al seggio numero 47 di Bergamo, alle elementari Ghisleni in Città Alta. Gori ha scambiato sorrisi e saluti con i presenti, ma non ha rilasciato dichiarazioni. 

 Anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha fatto la coda per votare, al seggio di via Martinetti, a Milano. Quando vota tanta gente è "sempre un bene, più gente vota meglio è", ha risposto Salvini. Ma "mi sa che qualcuno al ministero ha fatto casino - ha aggiunto rispondendo ai giornalisti -, non ci puoi mettere un'ora a votare".

LeU: "In una scuola milanese volantini con il fascio littorio"

A Milano, su una colonna all'ingresso della scuola elementare di via Passerini del quartiere Niguarda, a Milano, "sede di seggio elettorale, erano esposti dei volantini del ministero dell'educazione Balilla con il fascio littorio, facenti parte della documentazione di una mostra del 2015". Lo denuncia in una nota Liberi e Uguali.

"Il rappresentate di lista di LeU Claudio Migliavacca - spiega il partito di Pietro Grasso - ha chiesto la rimozione dei volantini visto che la scuola è sede di seggio elettorale e l'esposizione dei volantini non era contestualizzata né facendo riferimento ad una mostra, né dando spunto di riflessione storica". Ma la rimozione è avvenuta "solo in tarda serata". Secondo Leu "è inaccettabile che in una sede di seggio elettorale sia permesso esporre volantini dichiaratamente fascisti, in barba al rispetto della nostra Costituzione e delle regole elettorali".

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