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Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni regionali 2018

Elezioni regionali 2018: Fontana è il nuovo governatore della Lombardia

Per l'esponente sostenuto dal Pd si prospetta dura sconfitta. Le prime parole di Fontana

Attilio Fontana, centrodestra, è il nuovo governatore della Regione Lombardia. E' iniziato alle 14 di lunedì lo spoglio delle schede per le elezioni regionali 2018 in Lombardia. In questa tornata elettorale si sono sfidati in 7.

Attilio Fontana, secondo i dati ufficiali del Viminale, è in netto vantaggio, vicino al 53%; dopo 6.000 sezioni (il totale è di 9.227), Giorgio Gori supera a fatica il 27%. Staccatissimi gli altri candidati: Violi (M5S) si attesta al 16%; Onorio Rosati di LeU, invece, non va oltre l'1,8%; poche migliaia di voti, invece, per gli altri tre, che non arrivano all'1%.

Le proiezioni (Opinio per Rai 1) davano in vantaggio proprio Attilio Fontana (Centrodestra) su Giorgio Gori (Centrosinistra); staccato Dario Violi del M5S, al 21,4% e ancora più lontano l'esponente di Liberi e Uguali, il sindacalista Onorio Rosati: Fontana si collocherebbe al 39%, mentre Gori tra il 31 e il 35%. 

Fontana nuovo governatore lombardo - © Canta

 

Le prime parole di Fontana

"Innanzitutto si deve rivolgere un ringraziamento sentito ai lombardi che hanno creduto alla mia idea di regione - le prime parole di Fontana -. È stata una campagna molto molto bella. L'aver incontrato tante persone mi ha consentito di trasmettere quelli che erano i programmi per il futuro della nostra regione". 

"Penso si tratti di una buona vittoria - ha detto con un pizzico d'orgoglio il leghista -. Da questi numeri riprenderemo il cammino, che sarà un cammino di continuità con il buon governo degli ultimi ventitré anni di guida del centrodestra in regione. E la grande novità sarà l'autonomia, punto di riferimento della prossima amministrazione". 

"All'ordine del giorno ci saranno i problemi che la gente mi ha rappresentato - ha promesso Fontana -. Parleremo di trasporti e di sanità per mettere in atto iniziative per cercare di migliorare queste situazioni". 

Quindi, di nuovo i ringraziamenti, soprattutto a "Salvini che ha scelto il mio nome".

"Queste elezioni significano che la politica che tanto è stata messa da parte possa avere ancora il sopravvento - ha sottolineato - perché la buona politica può essere ancora un punto di riferimento per i nostri cittadini". 

La nuova giunta regionale al Pirellone

Potrebbe essere presentata entro Pasqua la nuova giunta che guiderà la Regione Lombardia. E nella settimana successiva si potrebbe quindi tenere la prima riunione del Consiglio Regionale. I consiglieri regionali entrano in carica all'atto della proclamazione ufficiale dell'ufficio elettorale. Il presidente della Regione entro 10 giorni dalla sua proclamazione nomina i componenti della giunta.

Entro i 15 giorni successivi alla formazione della giunta il presidente illustra al Consiglio regionale il programma di governo per la legislatura. Nelle elezioni regionali del 24 febbraio 2013 il Consiglio regionale lombardo si era insediato mercoledì 27 marzo. In Lombardia sono 1556 i candidati alla carica di consigliere regionale, in rappresentanza di 19 liste a sostegno di 7 candidati alla presidenza.

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Chi e' Attilio Fontana, nuovo governatore

Classe 1952, Attilio Fontana è uno storico militante della Lega Nord. Il suo debutto sulla scena politica da vero protagonista risale al 1995 quando viene eletto sindaco di Induno Olona, piccolo comune del varesotto. Tutti i candidati alle elezioni regionali a Milano Nel 2000 entra a far parte del consiglio regionale, ma ben presto sente il richiamo della sua terra e così nel 2006 si candida e vince le elezioni a Varese vestendo la fascia da sindaco. La sua amministrazione è ben giudicata dai cittadini che cinque anni dopo lo confermano. Diventa intanto presidente dell’Anci Lombardia e raccoglie i favori di Maroni e di Salvini. Apprezzatissimo in casa Lega, viene proposto per la presidenza della regione trovando il pieno appoggio di tutte le altre forze del centrodestra. Punti centrali del suo programma: una regione più semplice e più diretta nel rapporto coi propri cittadini, il controllo dell'immigrazione clandestina, la vicinanza alle famiglie più deboli ribadendo le attività in campo sociale già poste in essere dal governo di Maroni e poi investire nella innovazione e nella ricerca per tenere ad alti livelli l'economia di questo paese.

Il candidato sostenuto dal Pd: Gori

Classe 1960, nato e cresciuto a Bergamo, Giorgio Gori è il candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il centrosinistra. Non lo sostiene Liberi e Uguali, che presenta un proprio candidato. Sposato con la giornalista Cristina Parodi, ha dedicato gran parte della sua vita professionale alla televisione. Approda prima a Retequattro poi a Canale 5. A soli 29 anni viene nominato responsabile dei palinsesti delle tre reti Mediaset. La scalata è rapida e impressionate, diventa direttore di Canale 5, poi di Italia 1 e infine torna ancora a dirigere Canale 5. Nel 2001 però decide di mettersi in proprio. Fonda la società di produzione televisiva Magnolia, sarà un clamoroso successo. Nel 2011 l’amore per la politica. Approda al Partito Democratico “affascinato – dice – dalle idee di rinnovamento di Matteo Renzi”. Nel 2014 si candida alle amministrative di Bergamo e viene eletto sindaco. Adesso arriva la candidatura alla presidenza della Regione Lombardia. Al centro del suo programma l'inclusione sociale, gli investimenti nel lavoro per ambire ad un territorio con la massima occupazione e poi grande attenzione all'ambiente e alla mobilità, due aspetti strettamente legati: "Riqualificheremo il servizio di trasporto pubblico e investiremo sul ferrato", ha detto.

Il candidato grillino, Dario Violi

Dario Violi è il candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Lombardia. A 19 anni si trasferisce a Pavia per frequentare l’università. Dopo un soggiorno di studio a Cardiff, si laurea in Scienze Politiche e parte poi per per Buenos Aires con il desiderio di approfondire i temi della cooperazione internazionale. E’ in quest’ultima città che inizia ad occuparsi per la prima volta attivamente di politica, lavorando ogni giorno con ministeri ed enti locali nell'ambito di un progetto di volontariato per la creazione di un servizio per l’impiego in uno dei quartieri più poveri della città. Tornato in Italia nell'estate 2009, dopo solo pochi mesi si trasferisce a Bergamo con Laura, la sua attuale moglie e compagna di vita che durante gli ultimi cinque anni lo ha sostenuto incondizionatamente nelle sue scelte più difficili. Nel giugno del 2011 decide di abbracciare le idee di Beppe Grillo e lo fa sempre più attivamente fino alla candidatura nel 2013 al consiglio regionale. Viene eletto portavoce in Regione per il Movimento, consacra la sua posizione fino alla scelta, caduta proprio su di lui, per la corsa alla presidenza nelle prossime elezioni.

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