Formigoni: "La Lega vuole il voto? Ok, ma prima di aprile"
Il governatore rilancia e in tv dice: "No all'agonia di sei mesi. Se voto dev'essere, sia prima di aprile". Cappato: "Tardi aspettare che il potente cada nel fango per ribellarsi"
Roberto Formigoni rilancia: "Rifiuto un'agonia di sei mesi per il governo regionale", dichiara a "Domenica Live" su Canale 5 (prima di battibeccare con il conduttore Alessio Vinci). E ancora: "Il Carroccio si tolga dalla testa una campagna elettorale devastante di sei mesi. Se si vota, si vota prima".
Il governatore va quindi contro l'ipotesi del voto ad aprile, decisa dal consiglio federale della Lega Nord. "Se la posizione della Lega è questa - sottolinea - non si andrà al voto ad aprile ma nel momento più rapido possibile. Questa è una posizione responsabile".
L'ultimo atto della partita a scacchi tra Formigoni e la Lega si è consumato nel salotto domenicale televisivo di Paolo Del Debbio. Al "Celeste" non è andata giù la decisione del suo alleato, scritta nero su bianco, di un termine temporale per la sua giunta. Capisce la difficoltà del momento dopo l'arresto di Domenico Zambetti con la pesante accusa di rapporti con la 'ndrangheta ma non accetta di subire tutto. Compreso l'ultimatum del Carroccio. E va al contrattacco: "Se Maroni non chiarifica il suo pensiero entro domani, da domani anticipo le modalità per arrivare al più presto al voto", spiega ai microfoni di Canale 5 sottolineando di non accettare "sostegno a tempo".
CLIP: FORMIGONI CONTESTATO A LECCO
Probabile quindi, in assenza di un (ennesimo) chiarimento tra Maroni e Formigoni, che il governatore si dimetta, anche se non sarebbe l'unica modalità possibile per tornare alle urne al più presto. Formigoni ha anche voluto esplicitare l'intenzione di ricandidarsi o comunque di non sparire dalla scena della politica regionale.
"Sarò certamente in campo - ha detto - in una posizione che devo determinare". Quale? "Grande saggio" dietro le quinte in odore di vicepresidenza se la vittoria andasse ancora al Pdl? Non si sa. Più probabile una "Lista Formigoni" da affiancare al Popolo della Libertà, ma è troppo presto per avanzare ipotesi che hanno i loro pro e contro.
RADICALI: "TROPPO TARDI MANIFESTARE ADESSO" - Intanto Marco Cappato, per i Radicali, annuncia che il suo partito non sarà presente alla manifestazione contro Formigoni in programma lunedì al Pirellone. "Condividiamo la speranza della chiusura del ventennio formigoniano", scrive il consigliere comunale in una nota, invitando però gli elettori a "diffidare dei tanti che per ribellarsi hanno aspettato che il potente cadesse nel fango". E aggiunge: "Un avviso speciale a chi vorrà gridare 'A Hammamet!'. Pensateci bene, perché a tirare le monetine a Craxi c'era il giovane militante Franco Fiorito. Capita che gli sputatori finiscano sputati".
