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Ema non sarà a Milano. L'Europa ha deciso: l'Agenzia europea del farmaco sarà ad Amsterdam

La decisione è arrivata nel pomeriggio di lunedì 20 novembre

Ema non arriverà a Milano: è ufficiale. L'Agenzia europea Farmaco avrà la sua sede a Amsterdam. La decisione è arrivata nel tardo pomeriggio di lunedì 20 novembre al termine di tre votazioni. Milano era partita bene: al primo scrutinio la metropoli lombarda era in testa con 25 punti, seguita da Amsterdam e Copenhagen a pari merito con 20 punti. Alla seconda votazione, era uscita la capitale della Danimarca e Milano aveva ottenuto dodici punti. La doccia fredda è arrivata dopo la terza votazione quando entrambe le città avevano ottenuto tredici voti e la decisione è stata presa alle buste, con un sorteggio: la città olandese ha vinto per puro caso e fortuna. Non ci sarebbe stato bisogno delle due buste utilizzate per il sorteggio se i votanti fossero stati 27 ma c'è stata un'astensione, forse da parte della Slovacchia, che con Bratislava era considerata uno dei candidati più forti prima dell'inizio delle votazioni.

I commenti

"Siamo stati l'unica città non capitale ad arrivare alla votazione finale e siamo stati capaci di confrontarsi con le grandi capitali europee — ha commentato con tre tweet il sindaco di Milano Beppe Sala —. Milano sa affrontare le sfide facendo sistema. Lo abbiamo dimostrato e usciamo rafforzati da questa prova. Non abbiamo rimpianti: abbiamo fatto davvero tutto il possibile. Da domani torniamo a lavorare su tutti i progetti che ancora restano in campo. Milano non si ferma e continua a guardare al futuro".

"Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!", ha dichiarato su twitter il primo ministro Paolo Gentiloni.

"È un risultato che sa di beffa — ha commentato il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri —. Perdere al sorteggio fa male. Milano meritava l'assegnazione di Ema per il grande lavoro della città e di Beppe Sala e per il gioco di squadra di tutte le istituzioni, dal Governo fino a quelle milanesi e lombarde".

"Non si può non essere perplessi di fronte a questo metodo che non è razionale e non premia il merito — ha commentato Stefano Parisi, ex candidato sindaco di Milano e leader di Energie per l'Italia —. Ora avanti comunque ad attirare investimenti: servono semplificazione delle regole, sburocratizzazione e riduzione delle tasse. Milano e l'Italia hanno bisogno di aria nuova perché il potenziale del nostro Paese è alto e va sbloccato".

Cos'è Ema

L'Ema, acronimo di European Medicines Agency, è l'agenzia comunitaria dell'Unione europea per la valutazione dei medicinali. È una delle più importanti agenzie europee e, in breve, si occupa di vigilare e coordinare la valutazione dei farmaci messi in commercio nell'unione Europea.

Nata nel 1995, diretta da un microbiologo italiano, Guido Rasi, quasi novecento dipendenti, l’Agenzia europeo del farmaco (Ema) garantisce la valutazione scientifica, la supervisione e il controllo della sicurezza dei medicinali per uso umano e veterinario nei Paesi dell’Unione europea. Tra i compiti statutari dell’Agenzia, la promozione della salute dei cittadini e degli animali attraverso la valutazione e il monitoraggio dei medicinali all’interno dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo (See).

I compiti principali dell’agenzia – come riportato sul sito dell’Unione europea – consistono nell’autorizzare e monitorare i medicinali nell’Ue. Le imprese vi si rivolgono per richiedere un’autorizzazione all’immissione in commercio unica, che viene rilasciata dalla Commissione europea. Qualora concessa, consente l’immissione in commercio del medicinale interessato nell’intero territorio dell’Unione europea e dello Spazio economico europeo. “Data l’ampiezza del campo di applicazione della procedura centralizzata – si legge sulla home page – la maggior parte dei medicinali veramente innovativi commercializzati in Europa viene autorizzata dall’Ema”.

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