Alla 'prima' del consiglio regionale, c'è Feltri: "Subito una legge contro Area B di Milano"
Il giornalista: "Prima legge regionale per impedire a Sala di attuare Area B"
"Ne ho già piene le palle. Lo dico senza spirito polemico, nel senso che è iniziato mezzora in ritardo e io invece amo la puntualità". Così Vittorio Feltri, neo consigliere regionale di Fratelli d'Italia, alla prima seduta della nuova consiliatura al Pirellone, che si è tenuta mercoledì 15 marzo. La presidenza dell'aula sarebbe dovuta andare proprio al giornalista, in quanto più anziano, ma Feltri aveva già chiarito di non voler presiedere la seduta, così il compito è toccato a Attilio Fontana, riconfermato governatore.
A margine della seduta, interrogato sulle priorità, Feltri ha affermato che la Regione dovrebbe fare una legge regionale contro Area B del Comune di Milano: "La cosa che mi sembra più importante è quella di poter fare una legge regionale che impedisca al sindaco Giuseppe Sala di utilizzare l'Area B, che inibisce i passaggi a tutte le persone che vengono a lavorare e che magari non hanno il mezzo compatibile con le norme ecologiche del cavolo. Per esempio di carabinieri, ne conosco tanti, che abitano a Pavia perché' non hanno soldi per pagarsi l'affitto qui a Milano che è mostruoso, e poi al mattino non riescono a entrare in città a causa del fatto che magari la macchina ha due anni di vita. Adesso c'e' la mania dell'elettrico e di tutte queste stupidate".
Un'altra presenza 'nota' è quella di Vittorio Sgarbi, unico eletto della lista Noi Moderati e in predicato, per qualche settimana, di diventare assessore alla cultura, mentre poi gli è stata preferita Francesca Caruso (Fdi), di Gallarate, avvocata di professione. Su Sgarbi è arrivato il veto di Licia Ronzulli, plenipotenziaria di Forza Italia in Lombardia. "Prima me lo aveva chiesto Berlusconi, poi erano favorevoli a me sia Fontana sia Santanché, ma Ronzulli ha preferito zero, visto che l'assessorato è andato a Fdi. Ha sbagliato la mossa". E ancora: "Ha vinto La Russa", riferendosi alla 'corrente' che fa capo a Ignazio La Russa dentro Fdi, di cui Caruso è membro. Anche se gli osservatori direbbero che i La Russa non hanno vinto affatto, visto che il fratello del presidente del Senato, ovvero Romano, è stato sì riconfermato assessore alla sicurezza, ma solo questo, mentre ambiva alla vicepresidenza della giunta.