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Esponenti della Lega ospiti alla festa neofascista, l'Anpi: "No alla festa del Sole"

Le date della kermesse sono state svelate ma per il momento non è stato reso noto il luogo

"Lealtà e Azione, movimento neofascista che si ispira al generale nazista delle Waffen SS Leon Degrelle e a Corneliu Codreanu, fondatore della Guardia di ferro rumena, movimento ultranazionalista e antisemita, protagonista di spaventosi pogrom antiebraici negli anni trenta e quaranta, ha reso pubblico il programma della preannunciata festa del sole per il 5 e 6 luglio a Milano". Lo ha denunciato l'Anpi di Milano precisando che "l'esatto luogo dell'evento rimane ancora ignoto".

"Nel corso dell'iniziativa sono previsti interventi di consiglieri regionali e di europarlamentari della Lega. - ha precisato il presidente dell'Anpi di Milano Roberto Cenati - Si conferma così, in Lombardia, il preoccupante progetto di stabilire tutte le interlocuzioni possibili di Lealtà e Azione con la Lega guidata da Salvini. Già nel corso delle elezioni del 4 marzo 2018 Lealtà e Azione aveva scelto di appoggiare candidati della Lega o candidare propri militanti nel partito di Salvini".

"Ci appelliamo al Sindaco di Milano perché impedisca la concessione di spazi pubblici ad organizzazioni che non garantiscano il rispetto dei valori e dei principi della Costituzione e alle pubbliche autorità perché facciano tutto il possibile per evitare che Milano, capitale della Resistenza, subisca un ulteriore vergognoso oltraggio", ha concluso Cenati.

La festa 2018 di Lealtà azione

Il raduno di Lealtà azione del 2018 si svolse sempre tra il 6 e il 7 luglio ad Abbiategrasso, durante la kermesse nera venne letto anche una porzione del  discorso che Benito Mussolini tenne a Bari nel 1934 in un incontro sulla famiglia. A dare voce all'intervento del dittatore, davanti a una platea di 200 militanti neofascisti, era stato il professore Alfonso Indelicato, consigliere comunale di Fratelli di Italia a Saronno. 

"Trenta secoli di storia ci permettono di guardare con sovrana pietà talune dottrine di oltralpe, sostenute dalla progenie di gente che ignorava la scrittura, con la quale tramandare i documenti della propria vita, nel tempo in cui Roma aveva Cesare, Virgilio e Augusto". 

Queste le parole di Mussolini lette pubblicamente al raduno di Abbiategrasso con l'obiettivo di attaccare le politiche dei paesi nordeuropei su famiglia, unioni civili, orientamento sessuale ed eutanasia.

Le contestazioni alla festa 2018

Nei giorni che precedettero la manifestazione neofascista si sollevarono diverse polemiche sul suo svolgimento e sull'adesione all'iniziativa da parte di non pochi esponenti del centrodestra, tra cui anche alcuni parlamentari e assessori regionali leghisti. Dopo che la giunta di centrodestra di Abbiategrasso concesse gli spazi per il raduno neofascista, poi, 22 sindaci della zona scrissero una lettera aperta per dissociarsi dalla manifestazione e chiedere che venisse annullata. Il 5 luglio, inoltre, la senatrice sopravvissuta ai campi di sterminio nazista, Liliana Segre scrisse un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno Matteo Salvini chiedendogli di revocare l'autorizzazione alla festa in funzione della sua pericolosità e anticostituzionalità. Ma anche l'appello della Segre, che nel 1945 fu tra i soli 25 bambini reduci di Auschwitz, rimase inascoltato.

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