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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Formigoni: il tribunale dichiara false le firme del 2010

Sono più di 700 le firme false presentate a sostegno del listino di Formigoni. Nel frattempo si è votato di nuovo

Marco Cappato e i Radicali vincono la battaglia sulle firme di Formigoni per le elezioni regionali del 2010. Il tribunale di Milano ha infatti dichiarato la "falsità" di 723 firme poste a sostegno della candidatura del "Celeste". La battaglia era iniziata immediatamente dopo. "La sentenza - commenta Cappato - ha accertato veri e propri brogli elettorali". Sulla vicenda, peraltro, Formigoni è stato condannato per diffamazione verso i Radicali.

Nel frattempo - ovviamente - la vicenda diviene inutile perché si sono tenute nuove elezioni regionali nel 2013, dopo le dimissioni anticipate. I Radicali avevano intentato una causa civile per querela di falso contro la regione e tutti i consiglieri regionali chiedendo l'annullamento delle elezioni 2010. La battaglia era stata condotta anche dinanzi al Tar e in sede penale, dove è tuttora in corso un processo per falso ideologico a carico - tra gli altri - di Guido Podestà.

Le firme incriminate sono quelle che sostenevano il listino bloccato: ne servivano 3.500 e ne vennero presentate circa 3.900, pertanto il verdetto avrebbe probabilmente avuto, come effetto, quello di invalidare le elezioni se non fosse che - nel febbraio 2013 - si sono svolte nuove elezioni.

I legali che hanno assistito i Radicali (Simona Viola, Mario Bucello e Renato D'Andrea) sottolineano che, se l'accertamento di falsità fosse di competenza del Tar, si sarebbe arrivati "in tempo utile per invalidare le elezioni". E chiedono quindi una riforma "necessaria a rendere effettiva la giustizia elettorale, per scoraggiare nuovi abusi, assegnando al giudice amministrativo la competenza a decidere sulle falsità emerse nei procedimenti elettorali".

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