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Politica Porta Volta / Piazza XXV Aprile

Ucraina, il flash mob internazionale anche a Milano

Composta la scritta "con l'Ucraina nel cuore"

Anche a Milano si è svolto un flash mob internazionale - come a Roma, Napoli e in altri Paesi europei - da parte di migranti ucraini, nel giorno in cui nelle regioni di Donetsk e Lugansk si votava per eleggere gli organi delle auto proclamate repubbliche democratiche popolari separatiste. Elezioni, per inciso, riconosciute soltanto dalla Russia.

I partecipanti dovevano raffigurare e costruire la frase "con l'Ucraina nel cuore". A Milano, in particolare, la parola "nel", che in ucraino si scrive "b". Il flash mob si è svolto domenica 2 novembre, alle tre del pomeriggio, in piazza XXV Aprile, a una settimana dal voto ufficiale in Ucraina.

Subito dopo, spazio agli interventi per un riassunto delle ultime notizie sul fronte ucraino, soprattutto su quello dell'operazione antiterrorismo nel Donbass. Come ha spiegato Dana Kuchmash (Rinascimento dell'Ucraina), la teoria dei ribelli che combattono per la propria libertà si smentisce ogni giorno con le prove delle armi in dotazione ai separatisti-terroristi, armi che sono di chiara provenienza russa, così come russi sono i soldati e i carri armati presenti nelle regioni separatiste.

Ricordato anche il terribile "processo popolare" avvenuto nella regione di Lugansk ad opera dei miliziani che fanno capo ad Aleksey Mozgovoy: lui stesso ha diffuso su Vk e Youtube il video del "processo", in cui due persone, sommariamente accusate di crimini legati alla pornografia senza prove, sono state fucilate.

Kuchmash ha anche ricordato che le elezioni non riconosciute sono state "sorvegliate" da una fantomatica associazione che scimmiotta l'Osce, e che è stata chiamata Asce, a cui hanno partecipato anche due deputati italiani (Fabrizio Bertot e Lucio Malan, entrambi di Forza Italia).

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