rotate-mobile
Politica

Foibe, polemica opposizione-Pisapia: "Non ha fatto parlare associazioni esuli"

A quasi 70 anni di distanza, le foibe continuano a dividere. A Milano, la commemorazione per il Giorno del Ricordo non ha mancato di creare polemiche. Ad accendere gli animi, l'intervento 'solitario' da parte del sindaco Giuliano Pisapia alle celebrazioni, giudicato "un gesto inaccettabile" da alcune delle associazioni degli esuli che avrebbero voluto prendere la parola

A quasi 70 anni di distanza, le foibe continuano a dividere. A Milano, la commemorazione per il Giorno del Ricordo non ha mancato di creare polemiche. Ad accendere gli animi, l'intervento 'solitario' da parte del sindaco Giuliano  Pisapia alle celebrazioni, giudicato "un gesto inaccettabile" da alcune delle associazioni degli esuli che avrebbero voluto prendere la parola.

Per il Comune tutto era stato concordato, ma il Pdl ha continuato a protestare. "Per troppi anni su questa vicenda c'é stato un silenzio colpevole e ingiustificabile - ha detto il primo cittadino alla commemorazione in Largo Martiri delle Foibe -. La sofferenza delle vittime non va taciuta o dimenticata, tutta la città è idealmente unita a rendere omaggio ai nostri connazionali che tanto hanno sofferto". Il Giorno del Ricordo allora "é un'occasione per meditare su un momento particolarmente triste della nostra storia nazionale", ha aggiunto. Ma il fatto che a prendere la parola sia stato solo il sindaco è stato vissuto da una parte degli esuli come un'offesa. E i malumori e i mugugni si sono fatti subito sentire al termine dell'iniziativa. Il segretario del Movimento Nazionale Istria-Fiume-Dalmazia Romano Cramer lo ha ringraziato della presenza, per poi lasciarsi andare allo sfogo. "Siamo amareggiati - ha detto - perché non ci è stata data la parola.

E' un gesto inaccettabile, il primo caso in Italia in cui a una cerimonia di commemorazione i diretti interessati non possono fare un intervento. I nostri morti non sono di serie B". La vicenda ha scatenato anche il Pdl, e in particolare l'anima ex An da sempre sensibile a quanto accaduto al confine est del Paese. Così l'ex vicesindaco Riccardo De Corato ha parlato di "schiaffo agli esuli e ai martiri" da parte del sindaco che "dovrà rendere conto in Consiglio", dove ha presentato un'interrogazione al riguardo. A nulla è valsa la precisazione arrivata poco dopo da Palazzo Marino, in cui si spiegava che la decisione di un solo oratore fosse stata presa "con la piena condivisione delle associazioni", viste le difficoltà a trovare un accordo tra le diverse organizzazioni di esuli su chi di loro dovesse parlare. Altri tre 'pidiellini' infatti - Paola Frassinetti, Carlo Fidanza e Marco Osnato - hanno proseguito la polemica ricordando come nel 2004 proprio Pisapia, ai tempi deputato di Rifondazione comunista, fosse stato "uno dei 15 a votare contro" la legge che istituì la giornata dedicata alle vittime delle foibe.

"L'ipocrisia del sindaco non ha limiti", hanno commentato. A movimentare ulteriormente la giornata ci hanno poi pensato alcuni militanti del movimento di estrema destra Forza Nuova che, in una quindicina e a volto coperto, hanno deciso di fare irruzione a una mostra dedicata all'argomento in via Savona, organizzata dal Consiglio di Zona 6 che aveva già scatenato nei giorni scorsi le invettive di De Corato perché definita "revisionista". (fonte: ansa)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Foibe, polemica opposizione-Pisapia: "Non ha fatto parlare associazioni esuli"

MilanoToday è in caricamento