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"Nelle foibe c'è ancora posto": bufera sul consigliere di Zona

Un esponente di sinistra scrive una frase sulle Foibe. Il messaggio viene cancellato dal social ma un consigliere leghista lo "salva" e lo denuncia

"Nelle foibe c'e' ancora posto". Il messaggio (cancellato) choc è stato lasciato su Facebook, alla vigilia del Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe (gli esuli istriani giustiziati nelle buche carsiche dai partigiani jugoslavi negli anni Quaranta), dal capogruppo della Sinistra per Pisapia in Consiglio di Zona 9 a Milano, Leonardo Cribio. "Sono frasi decontestualizzate, non mi riferivo ai martiri", si difende.

Non è tardata ad arrivare la reazione del Prc, che parla anche di "strumentalizzazione". 

Alberto Belli, consigliere di Zona leghista, ha "fermato" l'immagine e l'ha salvata: "Mi vergogno di sedere nello stesso Consiglio con persone che esternano e istigano all'odio - afferma l'esponente del Carroccio -, auspico che la Presidente del Cdz 9 prenda provvedimenti, e non solo lei".

"Facebook - scrive lo stesso Cribio in un altro messaggio sulla sua bacheca - cancella un mio stato perche' qualche fascistello e' rimasto turbato dalla verita' sulle foibe". Sempre di quei giorni e' un altro post: "A tutti quelli che piangono per qualche infame finito nelle foibe. Un parente legato a mio nonno (partigiano e di famiglia socialista-comunista) fu fucilato in quanto fascista. Sai che vi dico? C... i suoi, giusto cosi'. Peccato non l'abbiano ammazzato prima, il maiale, amen". 

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