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Politica Stazione Centrale / Via Fabio Filzi

"Fontana assassino": la scritta contro il governatore compare di nuovo a Milano

A rivendicarla, ancora una volta, il partito dei Carc

La scritta "Fontana assassino", comparsa già a Crescenzago lo scorso maggio e poi ancora nelle case popolari  di Gratosoglio e in un sottopasso di Chiesa Rossa nel mese di giugno, torna a comparire in città. Questa volta il messaggio contro il governatore lombardo, rivendicato dal partito dei Carc, i Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo, è stato scritto in un cartello affisso sotto il Pirellone, in via Filzi. 

Il manifesto, già utilizzato durante le manifestazione degli ultimi mesi, vede il presidente della Lombardia Attilio Fontana rappresentato sotto forma di statua da abbattere, con a fianco la scritta, appunto, "Fontana assassino".

Nel frattempo i militanti del partito Carc stanno organizzando un presidio davanti alla sede del consiglio regionale nel giorno in cui in aula va al voto la mozione di sfiducia nei confronti del governatore, presentata dalle opposizioni. Come nei mesi scorsi, quando i Carc 'firmarono' il murale con la scritta 'Fontana assassino', ad essere contestata è la gestione sanitaria dell’emergenza covid da parte della Regione.

La richiesta dei Carc è quello del commissariamento, come chiede anche un altro striscione appeso sempre in via Filzi, che recita: "Cacciamo dalla Regione i servi di Confindustria”.

Dopo che i Carc, , avevano fatto - e firmato - il murale con la scritta "Fontana assassino" e volantini dello stesso tenore erano apparsi fuori dalle case popolari al Grasoglio, Attilio Fontana era stato messo sotto scorta, costantemente sorvegliato dalle forze dell'ordine. A giugno l'avvocato del governatore aveva depositato in procura a Milano un dossier di 30 pagine - intitolato "Clima di odio" - in cui aveva raccolto tutte le minacce che gli erano state rivolte.

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