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Verso la nuova giunta

Fontana promette la nuova giunta "fra tre o quattro settimane"

A una settimana dal voto in Regione, ancora nebbia fitta sulla nuova squadra del presidente rieletto

La nuova giunta regionale di Attilio Fontana, appena riconfermato governatore per il centrodestra, sarà pronta "tra tre o quattro settimane al massimo". Lo ha detto lui stesso lunedì durante la visita al Micam, in cui accompagnava il ministro delle infrastrutture (e leader del suo partito, la Lega) Matteo Salvini. 

Fontana ha aggiunto di non avere ancora parlato con nessuno della formazione della nuova giunta, spiegando di avere trascorso tre giorni di vacanza. Una settimana dopo il voto, che lo ha riconfermato governatore con il 54,67% dei voti, non si sa ancora nulla dei 'tasselli' della squadra di governo regionale per i prossimi cinque anni, e di settimane ce ne vorranno ancora alcune, forse anche un mese.

I nodi 

Molti i nodi da sciogliere, d'altra parte. C'è la questione dei 'pesi' dei vari partiti in giunta, e poi la conferma (o no) di alcuni nomi della squadra precedente. Partiamo allora dalle conferme: sembra che Fratelli d'Italia abbia rinunciato all'assessorato al welfare, quello più importante per spesa, in favore della continuità. L'assessore Guido Bertolaso, in 'quota Fontana', dovrebbe essere riconfermato nel ruolo. Il secondo assessorato per capitoli di spesa (trasporti e infrastrutture) tornerebbe alla leghista Claudia Maria Terzi, un'altra conferma, così come Davide Caparini continuerebbe a fare l'assessore al bilancio. E sarebbe riconfermato alla sicurezza anche Romano La Russa, che in più occuperebbe la casella di vicepresidente, che spetta indubbiamente a Fratelli d'Italia visto che Fdi è il primo partito in regione con il 25,18% e 22 consiglieri. Altre due riconferme sarebbero quella di Massimo Sertori, potente referente leghista a Sondrio, e di Raffaele Cattaneo, che entrerebbe in squadra come sottosegretario (era assessore all'ambiente), unico esponente di Noi Moderati.

I nuovi nomi possibili

In casa Lega è certa la promozione ad assessore di Alessandro Fermi, comasco, già vicepresidente del consiglio regionale: meno sicura, ma possibile, quella di Emanuele Monti, varesino, già presidente della commissione sanità. In casa Forza Italia ancora nulla di certo, anche perché i consiglieri si sono ridotti a sei per l'ormai terza gamba del centrodestra, e gli assessorati non potranno essere più di due. Potrebbe esserci spazio per Simona Tironi, da Brescia, forte di molte preferenze personali al voto. In Fratelli d'Italia è quasi certa la promozione di Franco Lucente, già sindaco e poi consigliere regionale. Ma, da Milano, potrebbe essere direttamente messo in giunta Christian Garavaglia, oltre 10mila voti personali, alla prima esperienza in Regione. Così come il partito potrebbe 'premiare' i tanti voti raccolti nel Bresciano dai due top di lista, Carlo Bravo e Barbara Mazzali, entrambi con importanti entrature tra i cacciatori. È pronta la delega all'agricoltura per uno dei due?

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