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Tra Fontana e Moratti ci sono un po' di problemi

La corsa al Pirellone in vista delle prossime elezioni regionali coinvolge il numero 1 e il numero 2 della giunta. E nessuno sembra voler mollare

Amici nemici. Attilio Fontana e Letizia Moratti, presidente e vicepresidente di regione Lombardia, continuano a stuzzicarsi - a sfidarsi - in vista delle elezioni regionali del 2023. In palio c'è il posto di candidato del centrodestra per la prossima corsa al Pirellone, una "gara" che al momento vede l'attuale governatore in vantaggio. 

Eppure a giocare d'anticipo era stata proprio l'assessore al welfare. Venerdì, a due giorni dal ballottaggio per l'elezione dei sindaci, la Moratti aveva annunciato la sua disponibilità a candidarsi, come tra l'altro fatto più volte in passato. Qualche ora dopo però dalla Lega era arrivata l'indicazione chiara e netta sul nome di Fontana. Finita? Neanche per sogno. 

Perché martedì è arrivata qualche altra schermaglia. "Io ho semplicemente dato la mia disponibilità, anche chiarendo una situazione, alla coalizione del centrodestra. Quindi adesso aspetto di vedere quali sono le posizioni di tutta la coalizione del centrodestra", le parole della vicepresidente, che quindi evidentemente sembra non credere troppo all'unità di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia sulla scelta di rigiocare la carta Fontana. Ai giornalisti che le hanno chiesto se avesse sentito Silvio Berlusconi, suo grande sponsor, la vice presidente ha risposto: "No, per il momento non ho sentito nessuno, a parte Salvini ieri".

Dichiarazioni a cui poco dopo ha replicato Fontana, che in giornata ha ufficializzato su Facebook la sua voglia di ricandidarsi. "Un po' mi hanno sorpreso" le parole della Moratti, ma ad ogni modo "ho detto che sono disponibile e ieri il mio partito mi ha ufficialmente incaricato di andare avanti", ha rimarcato il governatore. "Quindi ribadisco che voglio portare avanti il lavoro iniziato in questi cinque anni, per cui continueremo nei prossimi cinque", ha sottolineato. E ancora: "Io ero già pronto da tempo e avevo dato la mia disponibilità. A questo punto visto che anche gli alleati mi sostengono è chiaro che riparto con determinazione", ha evidenziato Fontana, con un chiaro riferimento agli alleati. 

I leader del centrodestra "credo che si incontreranno a breve e risolveranno anche questo problema", ha aggiunto, spiegando che "non siamo ancora stati in giunta". "Non abbiamo ancora avuto occasione di confrontarci e non ho sentito nessuno - ha proseguito - perché gli alleati li avevo sentiti in precedenza. Sia la Meloni sia la Santanchè sia Berlusconi, tutti quanti avevano già ribadito il loro sostegno a me - ha concluso Fontana -. Si sentiranno i segretari ma per affrontare altri problemi". 

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