
Roberto Formigoni
Formigoni: pm cambiano accusa in concussione per tangenti discarica
Il caso è quello della discarica di Cappella Cantone, per la quale l'imprenditore Locatelli avrebbe pagato i lavori di ristrutturazione di una scuola ciellina di Bergamo
Non è più accusato di corruzione, Roberto Formigoni, ma di concussione per induzione, nel procedimento sulla discarica di Cappella Cantone (Cremona): la decisione della procura di Milano a seguito della richiesta del gup Vincenzo Tutinelli, che il 2 luglio 2014 aveva ordinato ai magistrati di riformuulare l'imputazione in quanto la corruzione non era corrispondente a quanto le prove hanno fatto emergere.
L'ex governatore - ora senatore Ncd - è accusato di avere "dato l'input" per il pagamento di una tangente per oltre un milione di euro da parte di Pierluca Locatelli, imprenditore, a favore della Compagnia delle Opere di Bergamo, oltre a un'altra tangente da 100 mila euro a Franco Nicoli Cristiani, all'epoca vicepresidente del consiglio regionale, per ottenere i permessi per una discarica la cui realizzazione sarebbe stata in contrasto con norme sull'ambiente. La tangente da un milione sarebbe servita soprattutto per lavori a una scuola di Bergamo di area CL.
Con il nuovo capo d'imputazione, Formigoni avrebbe "concusso" Locatelli, che diventa dunque vittima del reato. Inoltre, cambiando il luogo del reato, gli atti dovrebbero essere inviati alla procura di Bergamo.
"La nuova accusa è surreale", ha reagito Formigoni: "La procura non è in grado di sostenere nessun addebito nei miei confronti. La prima formulazione era stata bocciata perché non risultano atti contrari ai doveri d'ufficio. Oggi i pm cercano di implicarmi in una donazione che privati cittadini che non conosco hanno effettuato ad una privata fondazione che non conosco".