"Non intendo ritirarmi a vita privata nell'immediato né in futuro"
Roberto Formigoni parla ai giornalisti e si dice convinto che il suo impegno in politica sarà ancora lungo. "La Lega? Doveva avere più pazienza"
"Non intendo ritirarmi a vita privata nell'immediato né in futuro".
E' quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni durante un incontro con la stampa.
Il governatore, travolto dalle polemiche a seguito dell'arresto dell'assessore, Domenico Zambetti, non che dai precedenti scandali legati alla sanità, ha ribadito che non si ricandiderà come presidente della Regione Lombardia, ma che comunque nell'immediato si batterà in campagna elettorale.
"Ritengo - ha proseguito - che il Pdl non possa accettare una candidatura come quella di Roberto Maroni, pur persona stimabilissima: è una questione di coerenza". Una posizione che per il presidente della Lombardia "non vuol dire rompere la collaborazione con la Lega", a meno che quest'ultima "non si impunti e si prenda la responsabilità di rompere". Formigoni ha infatti ricordato che comunque il patto elettorale del 2010 prevedeva governatori leghisti in Veneto e Piemonte e del Pdl in Lombardia, dunque solo nel 2015 a suo giudizio si sarebbe potuto rimescolare le carte.
Quanto alle indiscrezioni che vorrebbero Silvio Berlusconi più propenso ad appoggiare Maroni piuttosto che un candidato come Gabriele Albertini sostenuto dallo stesso Formigoni, il presidente della Regione Lombardia si è limitato ad osservare che "non fa meraviglia che in un partito medio grande come il Pdl possano esserci valutazioni diverse: immagino che ci sarà un ufficio di presidenza in cui si prenderanno su come andare al voto in Lombardia e lì si troverà la sintesi.
