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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Amante dello champagne ma non pagava mai il conto"

Dalle indagini spuntano per Formigoni enormi disponibilità di denaro e conti al ristorante pagati da Daccò

Vita da nababbo per il governatore lombardo uscente Formigoni, almeno se si crede a quanto emerge dalle indagini della polizia giudiziaria a seguito delle quali il "Celeste" è stato rinviato a giudizio per corruzione e associazione per delinquere, in seguito all'inchiesta sui fondi neri della fondazione Maugeri.

"Il quadro complessivo - si legge - conferma la disponibilità da parte di Formigoni di ingiustificate risorse finanziarie al di fuori dei normali rapporti bancari analizzati, ed evidenzia l'assenza di adeguati contribuiti finanziari da parte dello stesso Formigoni alle esose utilità a sua disposizione".

Tradotto: Formigoni spendeva soldi non suoi, o semmai consumava senza pagare. Barche, cene, meeting e così via. Lo testimonierebbe un ristoratore, che avrebbe affermato come Formigoni non pagasse mai le cene che consumava (ci pensava Daccò) e abbondasse nelle ordinazioni, in particolare fosse amante dello champagne. Lo stesso ristoratore avrebbe ricevuto racconti di vacanze di lusso ai Caraibi e in Sardegna, da parte di Daccò, con l'implicita ovvietà che anche il governatore vi prendesse parte.

E infine ci sarebbero incontri riservati con un direttore di banca, ai piani alti del Pirellone, durante i quali Formigoni gli avrebbe consegnato banconote da 500 euro per importi consistenti, anche fino a 20mila euro alla volta, raccomandandosi di non farli transitare sul proprio conto corrente.

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