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Formigoni sicuro: "Non abbiamo lingua biforcuta, venerdì è ultima seduta"

Formigoni durante il Consiglio regionale che dovrebbe "chiudere" la sua era e portare a nuove elezioni: Se qualcuno fa ostruzionismo vuol dire che vuole mantenere il listino"

Roberto Formigoni, governatore della Lombardia, preside al Consiglio regionale "decisivo" che dovrebbe portare alla dimissione dei consiglieri Pdl e, quindi, alla strada verso il voto entro tre mesi. 

Ma, prima, c'è da approvare la nuova legge elettorale. 

Intanto è stato approvato il bilancio"Abbiamo lavorato giorno e notte per approvare provvedimenti essenziali come 60 milioni di dote lavoro - sottolinea -. Queste delibere non potevano essere fatte in ordinaria amministrazione". Sulle dimissioni: "I consiglieri non hanno lingua biforcuta, per cui sono certo che venerdì sarà ultima seduta. Se qualcuno fa ostruzionismo vuol dire che vuole mantenere il listino".

Ultimo consiglio regionale © Melley/MilanoToday

Fin dalle prime battute della seduta si è capito che il gruppo della Lega Nord è intenzionato però a fare ostruzionismo. I consiglieri leghisti (che si sono tutti iscritti a parlare) hanno ottenuto 40 minuti a testa per gli interventi. La richiesta di Stefano Galli, capogruppo del Carroccio, era stata di un'ora per ogni consigliere.

E sono numerosi gli emendamenti presentati, soprattutto da parte delle opposizioni. Ma si tratta di emendamenti cautelativi, come ha spiegato in aula Chiara Cremonesi (capogruppo Sel), pronti ad essere ritirati non appena verrà approvato un "maxi-emendamento" concordato tra Pdl e partiti di opposizione che apporta alcune modifiche al progetto di legge elettorale.

Si prevede, tra le altre cose, l'introduzione di una soglia di sbarramento del 5% o del 3%.

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