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Politica Affori / Via Carlo Bellerio

Truffa per finanziamenti ai partiti, indagato tesoriere della Lega Nord

Carabinieri e guardia di finanza sono dalla mattina nella sede della Lega Nord di via Bellerio. Sarebbe indagato il tesoriere del partito, Francesco Belsito

Appropriazione indebita e truffa ai danni dello Stato. Sarebbero queste le accuse ai danni di Francesco Belsito, tesoriere del Carroccio. L'uomo, 41 anni, si è dimesso in serata dal ruolo che aveva nella Lega.  

DALLE LAUREE TAROCCHE AGLI INVESTIMENTI IN TANZANIA: CHI E' BELSITO

La guardia di finanza e i carabinieri si sono presentati martedì mattina nella sede della Lega Nord, in via Bellerio, per l'acquisizione di diversi documenti. Belsito sarebbe nei guai in relazione ai finanziamenti pubblici che la Lega percepisce come rimborsi elettorali. Indagate, inoltre, alcune delle persone che hanno gestito alcune operazioni della Lega Nord in Tanzania e a Cipro. 

LE REAZIONI POLITICHE

L'operazione è congiunta dalle procure di Milano, Napoli e Reggio Calabria. Una nota diramata dal procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati spiega che "sono state eseguite perquisizioni nei luoghi in disponibilità degli indagati, nonché di soggetti loro collegati".

Francesco Belsito (dal web)

LEGAMI CON LA 'NDRANGHETA?

La procura della Repubblica di Milano "procede per il reato di appropriazione indebita aggravata a carico di Belsito Francesco, Scala Paolo e Bonet Stefano, con riferimento al denaro sottratto al partito politico Lega Nord". I pm procedono "inoltre per il delitto di truffa aggravata ai danni dello stato a carico dello stesso Belsito con riferimento delle somme ricevute a titolo di rimborso spese elettorali".

NEL MIRINO 18 MILIONI DI EURO DI RIMBORSI

La procura, infine, procede "per truffa ai danni dello Stato a carico di Bonet Stefano e Belsito Francesco con riferimento alle erogazioni concesse allo Stato sotto forma di credito di imposta in favore della società Siram Spa con sede a Milano". I presunti reati sarebbero stati commessi "in Milano e altrove dal 2010 al gennaio 2012". L'attività di indagine, conclude la nota, "é svolta in coordinamento con le procura di Napoli e Reggio Calabria".

 

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