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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

"Un fascista al Famedio": la protesta dell'Anpi

L'associazione partigiani protesta contro la prossima iscrizione al Famedio del Monumentale di Franco Servello, a lungo dirigente del Movimento sociale italiano

Polemiche sui nomi scelti per l'iscrizione al Famedio del cimitero Monumentale, che - come noto - ospita personaggi che hanno dato lustro alla città di Milano. Tra i nomi indicati per il 2015 c'è infatti anche Franco Servello, per tanto tempo senatore del Movimento sociale italiano e poi di Alleanza nazionale.

"Servello, che mai ha rinnegato le sue nostalgie fasciste, partecipò e fu tra gli organizzatori della manifestazione neofascista del 12 aprile 1973, vietata dalla questura di Milano", scrive Roberto Cenati dell'Anpi provinciale di Milano. "Nel corso della manifestazione e degli incidenti provocati dai neofascisti venne ucciso Antonio Marino, guardia di pubblica sicurezza", poi insignito della medaglia d'oro al merito civile.

L'Anpi si dichiara pertanto stupita della notizia, pur "manifestando il sentimento di rispetto per i defunti", termina la nota. Si fa riferimento al "giovedì nero di Milano": la manifestazione - inizialmente su altre basi - si tradusse in una protesta contro la questura per il divieto apposto. Il Msi si dissociò dagli scontri e dall'uccisione di Marino offrendo una taglia di 5 milioni di lire a chi avesse indicato i colpevoli. I dirigenti milanesi del Msi vennero poi (1978) assolti dall'accusa d'avere deliberatamente organizzato gli scontri.

CHI E' FRANCO SERVELLO - Nato a Cambridge (Usa) nel 1921 e morto a Milano nel 2014, giornalista, è stato consigliere comunale di Milano (1951-1963), consigliere comunale di Vigevano (dal 1964), deputato (1958-1994) e senatore (1996-2006). Nel 2006 ha ottenuto l'Ambrogino d'oro del comune di Milano. E' stato anche consigliere d'amministrazione dell'Inter.

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