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Politica Crescenzago

Cos'è questa storia della sottosegretaria Frassinetti (FdI) in una scuola di Milano

Sarà presente all'Itis Molinari alla commemorazione dello studente ucciso, Sergio Ramelli

La sottosegretaria all'Istruzione e deputata di Fratelli d’Italia Paola Frassinetti sarà all'Itis Molinari, l'istituto tecnico in zona Crescenzago, per prendere parte all'annuale cerimonia di commemorazione di Sergio Ramelli, lo studente 19enne e militante del Fronte della Gioventù, che proprio qui studiava, e che venne ucciso nel 1975. Dopo l'annuncio della sua presenza, non sono mancate le proteste sulla presunta strumentalizzazione politica dell'iniziativa.

"Il giorno lunedì 13 marzo 2023 - ha scritto la preside in una circolare - l’on.le Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, verrà al Molinari, con un delegato della Città Metropolitana di Milano e una rappresentanza parlamentare, per rendere omaggio alla memoria dello studente del Molinari Sergio Ramelli, barbaramente ucciso da studenti della Facoltà di Medicina (come successivamente appurato in sede processuale) nel periodo dei cosiddetti 'anni di piombo', segnati da una tragica spirale di violenza politica. Il 13 marzo 1975, infatti, Ramelli venne aggredito sotto casa e colpito con chiavi inglesi rimanendo in coma fino alla morte, avvenuta il 29 aprile dello stesso anno. All’ingresso della nostra biblioteca è collocata una targa in ricordo di questo avvenimento, che ci riporta a un periodo drammatico, in cui nelle aule del Molinari, come in tanti altri luoghi della città e del Paese intero, si consumava uno scontro politico di inaudita violenza, che portava a individuare in chi la pensava diversamente un nemico da eliminare".

"Fare memoria di quell’avvenimento - continua la dirigente - significa, oggi, a quasi 50 anni di distanza, rinnovare un fermo 'no alla violenza in genere, e in particolare a quella di natura politica, rafforzando il valore del dialogo e del confronto rispettoso, nel solco dei princìpi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, un compito che la scuola, e segnatamente il Molinari, sente come proprio  eimprescindibile nella formazione dei giovani".

"Negli anni passati - ha spiegato Frassinetti - ho proposto più volte di intitolare la scuola a Ramelli, ma dato il mio ruolo di sottosegretaria oggi non ho intenzione di portare avanti questa idea nell'immediato perché c'è tutta una procedura da seguire e non intendo forzare i tempi. Al momento andrò solo lunedì mattina nella scuola a portare un fiore sotto alla targa che commemora Sergio Ramelli, vittima innocente di una stagione di sangue. Con me ci sarà anche un rappresentante della Città metropolitana. Poi andrò anche nella scuola che frequentava Fausto Tinelli, un'altra vittima di quella stagione feroce". Tinelli venne ucciso insieme a Lorenzo 'Iaio' Ianucci il 18 marzo 1978. I due ragazzi, giovani militanti di sinistra, erano frequentatori del centro sociale Leoncavallo.

Tra chi non ha gradito l'annuncio della presenza della sottosegretaria anche Memoria antifascista, che in una nota ha scritto: "Anziché occuparsi dei problemi della scuola si dedica alla militanza politica nell'estrema destra come ai tempi del Fronte della Gioventù, oggi Azione Studentesca, cioè quelli che picchiano i ragazzi davanti alle scuole. La circolare del dirigente scolastico in sintonia con l'onorevole ricorda solo il caduto fascista e dimentica i tanti compagni uccisi dai fascisti nella nostra città. I lavoratori delle scuole di Milano credono sia importante denunciare un fatto così grave visto che la commemorazione della morte di Ramelli è strumentalizzata dai partiti post-fascisti per la loro propaganda politica ed è ancora più grave che ciò possa avvenire in una scuola pubblica da parte di un membro del Governo. Con la due giorni di oggi e domani che vede riuniti i principali gruppo di estrema destra alla sede della Rete dei Patrioti in piazza Aspromonte, si sta preparando il terreno per il prossimo 29 aprile in modo da tornare a fare la parata nazifascista che pensavamo ormai archiviata. Forze politiche, sindacali, Anpi, Aned, associazioni, movimenti e tutt* le/gli antifascist*, devono concorrere per impedire il ripetersi il solito aprile nero nella nostra città".

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