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Anche Gallera attacca Aria (e la Lega): "Ha mostrato grandi deficienze"

L'ex assessore al Welfare intervistato da Radio Uno: «Era nata sotto l'egida dell'assessorato al Bilancio e doveva essere un fiore all'occhiello». Le avvisaglie sugli acquisti dei vaccini anti influenzali

Anche l'ex assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, oggi consigliere regionale di Forza Italia, attacca Aria Spa. Lo ha fatto lunedì ai microfoni di "Zapping" su Radio Uno. L'affondo è se possibile ancora più forte di quello di chi l'ha sostituito in assessorato, Letizia Moratti, perché è politico: "C'è questa società, Aria, sotto l'egida dell'assessorato al Bilancio, voluta con grande determinazione dall'assessore Davide Caparin e dalla Lega, che doveva essere un fiore all'occhiello negli acquisti, nell'informatica e nella direzione lavori, ha mostrato grandi deficienze che in parte io ho provato a tamponare sull'acquisto dei vaccini anti influenzali ma che oggi sono uguali o forse molto peggio di allora", ha detto l'ex assessore.

L'azzeramento del vertice di Aria, da parte del presidente lombardo Attilio Fontana, è di lunedì all'una. Con una fredda comunicazione, il governatore ha annunciato di avere chiesto un passo indietro da parte del consiglio d'amministrazione. Il weekend era stato campale: sabato mattina quasi nessuno s'era presentato ai centri vaccinali di Cremona, Monza e Como, e domenica mattina a quelli di Cremona e Soresina, perché pochissimi avevano ricevuto la conferma dell'appuntamento via sms. Costringendo gli ospedali di riferimento a rincorrere al telefono le liste d'attesa di quelli che avevano diritto al vaccino anti Covid (over 80 e personale scolastico) per "coprire" i buchi e non buttar via le dosi pronte. 

Il tweet di Letizia Moratti di sabato sera («Inaccettabile, Aria incapace di gestire in modo decente le prenotazioni rallenta i nostri sforzi. Ringrazio i cittadini lombardi per la pazienza»), poco diplomatico e forse proprio per questo apprezzato dalla popolazione, doveva avere un seguito dopo che, anche domenica, si erano riproposti gli stessi problemi. 

"Questa società", ha continuato Gallera, "ha mostrato grandi deficienze che in parte avevo provato a tamponare sull'acquisto dei vaccini anti influenzali, ma che oggi sono uguali o forse molto peggio di allora". E ancora: "Il sistema sanitario è pronto, i medici e gli infermieri saltano i sabati e le domeniche per fare le vaccinazioni, ma emerge l'inefficienza di una società di Regione Lombardia".

Sostituzione, un "fatto politico"

"La mia sostituzione è stata un fatto politico, io sarei andato avanti", ha poi detto Gallera riferendosi alla sostituzione con Letizia Moratti a gennaio 2021. "Mi sono messo sulle spalle, anche mettendoci la faccia costantemente, una situazione complicatissima e difficilissima, anche umanamente e psicologicamente. Dopodiché io sarei assolutamente andato avanti, c'è stata una scelta politica di un cambio e io ne ho preso atto con serenità e sono tornato a fare il consigliere regionale, occupandomi sempre delle conseguenze della pandemia da un altro punto di vista, cioè quello dei problemi economici e sociali che sta creando".

Sull'iniziale ritardo nelle vaccinazioni anti Covid, la 'goccia' che ha fatto traboccare il vaso provocando il suo allontanamento, Gallera ha rivendicato che "la Lombardia dopo dieci giorni era la Regione che aveva fatto più vaccini agli operatori sanitari, sia in termini assoluti sia in termini proporzionali", dunque rifarebbe la dichiarazione che aveva scatenato la bufera su di lui, quella in cui spiegava di non avere richiamato i medici che avevano preso qualche giorno di vacanza durante il periodo natalizio: "Erano stremati, perché sono sempre gli stessi da marzo, lavorano in maniera indefessa e avevano preso qualche ora di permesso nel weekend del primo gennaio".

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