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Nuovi vertici per le Aler: Lombardi confermato a Milano

Nominati i presidenti delle 5 nuove aziende. Sostituiscono i commissari, ma 3 su 5 sono confermati

Le cinque Aler, nate dalla recente riforma regionale, hanno ora i presidenti. Li ha nominati la giunta Maroni. Gian Valerio Lombardi, per qualche mese commissario dell'Aler Milano, ne è ora il presidente: è stato quindi confermato alla guida di viale Romagna. Gli altri nomi sono quelli di Emidio Isacchini (Brescia, Cremona e Mantova) e Mario Sala (Varese, Como e Busto Arsizio), anche loro come Lombardi già commissari. Gli altri due sono Franco Bettoni (Lodi e Pavia) e Luigi Mendolicchio (Bergamo, Lecco e Sondrio).

Se Lombardi e Sala sono di stretta fiducia del governatore Roberto Maroni, Mendolicchio appartiene all'area del Nuovo centrodestra, Bettoni alla Cisl: come riferisce il Corriere, è presidente dei lavoratori mutilati e invalidi.

Il centrosinistra non fa battaglia e soprattutto su Lombardi, ex prefetto del capoluogo, ripone fiducia. "Lombardi - ha commentato Onorio Rosati del Pd - ha sempre detto che sarebbe rimasto alla guida di Aler Milano solo se vi fosse stato un piano di rilancio. Speriamo quindi che sia così".

Lucia Castellano (Patto Civico) punta invece il dito sul modo in cui sono stati nominati i presidenti, "senza investire particolarmente sulla managerialità quanto piuttosto su profili collaudati, ma in qualche modo legati al passato e comunque figli di logiche spartitorie".

Per l'assessore alla casa Paola Bulbarelli si tratta di un successo: "Abbiamo mantenuto gli impegni e in pochi mesi abbiamo cambiato la governance delle Aler lombarde. Verificheremo tra sei mesi il lavoro dei presidenti, che - se non saranno in grado di garantire la sostenibilità economica e finanziaria dell'azienda - potranno essere rimossi dall'incarico".
 

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