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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Giardino dei Giusti, via libera del Tar: per i giudici il verde urbano è salvaguardato

Presto riprenderanno i lavori per il rifacimento del luogo in cui si ricordano i Giusti al Monte Stella. I privati cittadini non ammessi al ricorso, Italia Nostra sconfitta

Possono ripartire i lavori per rivoluzionare il Giardino dei Giusti al Monte Stella (Montagnetta di San Siro), sospesi dalla stessa associazione Gariwo (che cura il Giardino) in attesa della sentenza del Tar sul ricorso presentato da 73 cittadini e da Italia Nostra, che giudicavano il progetto eccessivamente invasivo e "cementificatore" di una porzione del parco.

Il Tar, infatti, ha sostanzialmente dato ragione a Gariwo e al Comune di Milano, che ha da sempre sostenuto il progetto. Ma ha "sforbiciato" parecchio il ricorso, dichiarando inammissibile quello dei privati e - quanto a Italia Nostra - dichiarando ammissibili soltanto pochi punti del ricorso stesso. «E' emerso che il progetto rappresenta una felice sintesi tra il dovere della memoria e la valorizzazione del verde cittadino», argomenta Marco Ubezio dello studio legale di Luca Degani, che ha assistito Gariwo. 

Dopo la "sforbiciata", sono rimasti ammissibili soltanto poche obiezioni. E il Tar le ha tutte respinte. Ha respinto anzitutto la considerazione che l'area sia destinata a verde urbano nel Piano di Governo del Territorio (Pgt). Il fatto è vero, ma "verde urbano", secondo la legge, può essere anche una zona attrezzata e inoltre il verde nell'ambito urbano può avere anche «funzione educativa, sociale, ricreativa e didattica». In altri termini, il verde urbano si può anche "usare" e può avere una funzione didattica. E il progetto del nuovo Giardino dei Giusti «non prevede - scrivono i giudici amministrativi - alcuna opera chiusa e tende a conservare l'aspetto naturale che ad oggi caratterizza l'attuale Giardino dei Giusti». Veniva contestata anche «l'illuminazione a giorno dell'intera area», ma il Tar ha ritenuto troppo genericoa questa affermazione. 

Infine, i giudici amministrativi hanno rigettato anche la lamentela che non sia stato acquisito il parere della Commissione per il paesaggio. Secondo il Tar, tale parere si acquisisce al rilascio del titolo edilizio, che «non è oggetto del presente giudizio, in cui si controverte della antecedente fase di approvazione». 

IL PROGETTO: IL NUOVO GIARDINO DEI GIUSTI

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